La Roma cerca conferme dopo la vittoria ritrovata col Torino: in conferenza stampa le parole del tecnico Ivan Juric prima della partita di Verona
La Roma ha vinto ma non ha assolutamente convinto. Contro il Torino sono arrivati tre punti importanti per la classifica e per la panchina di Ivan Juric, che però è ancora lontano dall’essere al sicuro. La situazione resta complicata, anche perché le prestazioni restano comunque poco brillanti. In casa di un Verona in crisi e reduce da tre ko di fila, con Zanetti chiamato a salvare anche lui il posto, i giallorossi dovranno cercare sia il risultato che le risposte dal campo.
A proposito, Ivan Juric ha preso la parola nuovamente in conferenza stampa prima della sfida del Bentengodi:
Come sta Dovbyk? “Vediamo oggi, dovrebbe allenarsi e in base a oggi decideremo. Dovbyk non ha fatto niente dopo l’ultima partita”.
Cristante e Pellegrini saranno ancora out? “Anche per gli altri uguale, vedo chi recupera e chi no, farò le scelte. Ma sono tutte scelte tecniche.
Il Verona è squadra ostica. “Hanno un ambiente che spinge, vengono da risultati negativi ma saranno incattiviti di certo, con tanta voglia di riscattarsi e fare risultato. Sarà una partita difficilissima”.
Come concilia il bisogno di valorizzare i giovani con i risultati? “Abbiamo tanti giovani con margine di crescita importante. Si possono fare risultati anche con i giovani, ma abbiamo una rosa equilibrata e decideremo in base a prestazioni e allenamenti, senza guardare se è giovane o meno. Magari i giovani partono da livello più basso e possono crescere, gli altri sono più una garanzia. Noi dobbiamo andare partita per partita, dimostrare che siamo un bel gruppo. Col Torino bella partita, ma se non vinciamo a Verona non abbiamo fatto niente. Dobbiamo dare conferme, anche in partite con più equilibrio”.
Soulé non è ancora adatto al suo calcio? “Ha giocato tantissimo, tutte le partite prima di ammalarsi. Quindi non vedo problemi. Poi lì ci sono giocatori, anche Dybala e Baldanzi, devo scegliere di volta in volta. Ha grandi margini di miglioramento come altri, poi qualcuno cresce velocemente e con altri ci vuole pazienza. Anche se il nostro è un ambiente di tutto e subito, invece la mia esperienza da Ricci a Zaccagni è che bisogna lavorare con loro. E arriveranno i risultati”.
Sulla gestione di Dybala. “Come uomo lui ha colto l’importanza di quello che conta, andare in campo e giocare bene. Il resto è niente, devi prepararti bene per vincere in campo. L’altro giorno ha fatto il falso nove, ma anche quando giocava nelle altre partite ha libertà superiore rispetto agli altri, perché ha il senso dello spazio nella partita, percepisce quello che succede. Quando gioca gli diamo più libertà rispetto ad altri”.
El Shaarawy può giocare anche a destra? “Sia lui che Zalewski preferiscono giocare a sinistra, anche se Zalewski ha giocato bene a destra. Vediamo”.
Zalewski come sta? “Aveva solo crampi, ora c’è pochissimo spazio per recuperare. Vediamo come sta”.
Quando manca a Dahl per entrare nelle rotazioni? “Lo vedo un po’ come Angelino, sono dei terzi e come quinti perdono. Sono simili come passo, caratteristica, tecnica, hanno meno contro uno rispetto a Zalewski ed El Shaarawy ma più piede. Mi piace come si allena, sempre fortissimo, vediamo se riusciremo a inserirlo, da terzo o quinto. Ma mi sta piacendo per la sua mentalità”.
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