Leao e Fonseca hanno dato vita a un vero e proprio caso: vediamo cosa stanno dicendo i numeri anche in questa stagione travagliata per il portoghese
Rafael Leao vs Paulo Fonseca. Non è uno scontro ufficiale, pubblico, ma è quanto raccolta la realtà dei fatti. Ovvero quella che con buona probabilità sarà la terza panchina consecutiva in campionato del numero 10 del Milan, dopo quelle con Udinese (non è neanche entrato in campo) e Napoli. Contro cui pure non ha fatto malissimo. Ma in questo senso la ‘guerra fredda’ continua, con qualche atteggiamento che non è piaciuto granché all’allenatore. Ad esempio ha fatto discutere il fatto che contro il Brugge Leao sia stato sostituito e, pur avendo festeggiato il gol davanti ai suoi occhi durante l’uscita, poi non è più tornato in campo per celebrare la vittoria insieme ai tifosi accanto ai propri compagni.
Non sono le prime panchine della stagione, visto quanto successo contro la Lazio e il famoso cooling break dell’Olimpico che aveva fatto seguito alla brutta prova di Parma. Fonseca sta gestendo la situazione così dando sempre più spazio a Chukwueze e soprattutto a Okafor, che comunque se lo sta pure meritando. In questo momento la piazza è spaccata, anche se la percentuale di quelli che stanno dalla parte di Leao è abbastanza superiore. Perché al netto di tutto il 10 è il calciatore più forte del Milan, di sicuro lo è potenzialmente. Ma nelle ultime stagioni anche i numeri lo hanno confermato visto che da tre anni va in doppia cifra di gol e assist. E anche in questa stagione, con tutta la burrasca in corso, le statistiche ribadiscono che il peso offensivo dei rossoneri è totalmente diverso con e senza Rafa.
Milan, con Leao in campo si segna. Intanto la sua valutazione scende
Ad esempio, il Milan ha segnato in totale 21 reti in questa stagione tra campionato e Champions League, dove la situazione tra l’altro non è affatto bella. Del totale, la squadra di Fonseca ne ha collezionati 16 con Leao in campo e appena 5 quando invece il portoghese era in panchina, perché sostituito o perché non titolare. Questione di tempo e di minuti, sicuramente, ma non solo.
Perché quando Rafa è stato sul terreno di gioco ha partecipato alla metà di queste 16 reti: 1 gol, 6 assist più un rigore procurato, contro il Venezia. Totale 8. Il che vuol dire pure un terzo o poco più delle reti totali in stagione del Milan sono state prodotte in qualche modo dal numero 10. Aggiungendo le 10 (7 gol e 3 assist) di Pulisic siamo praticamente alla quasi totalità. “Non me ne frega un ca.. dei nomi”; ha detto di recente Fonseca. Perché se è vero che spessissimo, come detto oggi anche da Paolo Berlusconi, Leao sembra più Balotelli per pigrizia e atteggiamenti, i numeri ancora sono dalla sua parte. E intanto la sua valutazione, almeno secondo ‘Transfermarkt’, è già passata da 90 milioni a 75 in pochissime settimane. Per cui all’orizzonte il tema di mercato su cui dovrà poi lavorare la società si fa sempre più forte.