Rafa Leao continua a dividere tutti e anche il presidente di Serie A ‘affezionato’ al Milan dice la sua sul portoghese: le parole di Berlusconi
In casa Milan è scoppiato, anzi deflagrato, il caso Leao. Contro il Monza il numero 10 rossonero va verso la terza panchina consecutiva in campionato dopo quelle contro Udinese e Napoli. E in un momento decisamente non positivo per la squadra di Fonseca a livello risultati, la vicenda fa ancora più clamore. Anche perché rischia di essere una ‘caporetto’ per tutti quanti, a livello economico in primis ma non solo. Paulo Fonseca in questi giorni nelle dichiarazioni ha cercato di minimizzare: “Non c’è nessun caso, tornerà quello di prima”. Ma allo stesso tempo non ha mai lesinato parole dure e quasi avvertimenti, ad esempio nella frase ormai diventata virale “non me ne frega un ca.. dei nomi”.
E di certo Leao non può essere contento della sua situazione, soprattutto dopo un rinnovo milionario come quello firmato di recente. Non a caso diverse indiscrezioni già parlano di un possibile divorzio e addirittura degli agenti che avrebbero ricevuto mandato di cercare nuove soluzioni nel caso in cui la situazione del mister non migliorasse. Dall’altra parte c’è un allenatore che sta tenendo il polso, nonostante il buon ingresso in campo di Leao contro il Napoli, e va verso la conferma di Okafor. Ma i risultati del Milan in questo momento non mettono al sicuro neanche il tecnico. Per cui si respira un’aria un po’ di incertezza. Intanto il numero 10 continua a dividere, come dimostrano anche le parole di Paolo Berlusconi.
Paolo Berlusconi su Leao: “Potrebbe essere Vinicius, ma è più Balotelli”
L’attuale presidente onorario del Monza Paolo Berlusconi, fratello dell’ex patron Silvio, ha parlato di quella che ovviamente per lui e la sua famiglia, Galliani compreso, sarà sempre un derby del cuore. Ma non poteva mancare anche l’argomento Leao: “Io ‘sto ragazzo non lo capisco. Un grandissimo campione, potenzialmente è un altro Vinicius. Però, come Balotelli, deve lavorare sul carattere. Ha l’aria indolente, ma credo sia solo esteriorità, il suo modo di essere. Un po’ di bastone va bene, poi però deve arrivare anche la carota”, ha detto a ‘La Gazzetta dello Sport’.
Lo stesso tenore delle parole che ieri aveva invece pronunciato Fabio Capello: “Giocatore dalle grandi qualità che però è un po’ pigro. Bisogna fargli capire che può essere un grande calciatore, ma se continua così resta un incompiuto”. Insomma, su questo tutti d’accordo. E intanto il Milan continua in questo limbo che non va di certo bene alla sua stagione, visti anche i verdetti del campo che dicono Champions complicatissima e campionato sotto tono a -11 dalla vetta, pur con una partita in meno.