Un caso sta facendo discutere non poco in Italia: è arrivata una maxi squalifica dopo la grave aggressione all’arbitro
Vorremmo parlare del calcio solo in termini di grandi giocate in grado di far emozionare i tifosi, lo spettacolo che regala fuori e dentro dal campo e tutto ciò che è in grado di donare agli appassionati. Ma purtroppo, ancora oggi, non è solo questo, ma è caratterizzato anche da brutti episodi di violenza.
Non si tratta solo del mondo del pallone ai massimi livelli, ma spesso le categorie minori sono interessate da questo tipo di episodi, che non sono un bello spot per l’Italia. Ci troviamo in Prima Categoria e, nello specifico, nel San Sebastiano dove una brutta vicenda ha attirato l’attenzione pubblica, ben di più rispetto ai gesti tecnici in campo.
A essere protagonista di quanto accaduto è stato l’allenatore, a cui è stata inflitta una squalifica pesantissima fino al 31 ottobre 2028, dopo quanto ha fatto durante una partita della sua squadra.
Allenatore squalificato fino al 2028: minacce e aggressione all’arbitro
Durante il secondo tempo, l’arbitro ha espulso l’allenatore per proteste e da lì è iniziato un vero e proprio putiferio, in cui i nervi sono completamente saltati. All’origine dell’episodio ci sono state una serie di proteste e insulti, ma le cose sono degenerate negli spogliatoi.
Infatti, il tecnico ha continuato la sua azione con una serie di minacce (anche di morte), impedendo proprio l’accesso alla spogliatoio. Dopo qualche minuto, l’ha colpito con calci e ginocchiate all’altezza della coscia, dello stomaco e del collo, nonostante un dirigente intanto avesse cercato di riportare la situazione alla calma.
Finale della storia: all’arbitro sono stati dati dieci giorni di prognosi, mentre l’allenatore, dove l’intervento del Giudice Sportivo, si è visto comminare una squalifica fino alla fine di ottobre 2028. Sicuramente si tratta di una vicenda che tutti i protagonisti in causa non avrebbero voluto vivere e speriamo che in futuro ogni tesserato ci penserà due volte prima di perseguire condotte del genere. Ancor di più se si tratta di allenatori.