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Napoli-Atalanta, animi tesissimi nel finale: panchine in campo, ecco cosa è successo

L’Atalanta è riuscita ad espugnare il ‘Maradona’, impreziosendo una prestazione maiuscola: nel finale, la gara ha vissuto degli istanti piuttosto tesi

Affermazione maiuscola dell’Atalanta, che si impone a Napoli con un rotondo 0-3. A decidere la sfida sono stati gli attaccanti di Gasperini, che sono letteralmente saliti in cattedra: prima la doppietta di Lookman, poi il sigillo nel finale di Mateo Retegui. Qualche istante dopo il sigillo dell’attaccante italiano, però, la partita ha vissuto probabilmente il primo e unico vero momento concitato.

Napoli-Atalanta, animi tesissimi nel finale: panchine in campo, ecco cosa è successo
Napoli-Atalanta, tensione nel finale: i dettagli (LaPresse) – Calciomercato.it

Mazzocchi e Djimsiti si sono infatti beccati in tempi e in modi diversi. Non è chiaro quale sia stato il motivo dell’alterco, da cui comunque è nato un mini parapiglia che ha portato le due panchine in campo per rivendicare le rispettive posizioni. Tensione che comunque non ha portato a gesti sconsiderati né da una parte né dall’altra. Ne è scaturito comunque un minuto scarso di ‘elettricità’, con l’arbitro Doveri che, dopo aver visto con attenzione il tutto, ha prima ammonito Mazzocchi e Djimsiti prima di sventolare il cartellino giallo all’indirizzo di Retegui, che al momento dell’esultanza si è tolto la maglia.

La gara è stata comunque molto corretta vista anche la direzione di gara da parte dell’arbitro, che ha fischiato poco, lasciando correre. A stappare la partita e a portarlo sui binari più congeniali per valorizzare le proprie caratteristiche, però, sono stati gli ospiti. Nel complesso, l’Atalanta si è resa protagonista di una prova ordinata tatticamente, molto disciplinata dalla cintola in giù e propositiva nel momento in cui ha avuto la possibilità di far male alla retroguardia di Conte. Passo indietro per gli Azzurri che non sono riusciti a reagire al doppio schiaffo del primo tempo, non trovando soluzioni alternative all’appoggio in pianta stabile a Romelu Lukaku. Da qui il nervosismo finale di una partita nella quale non sono comunque mancati contenuti agonistici degni di nota.

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