Il match è stato interrotto dopo un’espulsione nel corso della ripresa ed è stata successivamente assegnata la vittoria a tavolino
E’ successo di tutto in occasione dell’ultima gara che ha sollevato grande scalpore nl mondo del calcio. L’incontro, che vedeva avanti per 3-2 i padroni di casa, è stato infatti sospeso a venti minuti circa dal triplice fischio in seguito ad un cartellino rosso estratto dall’arbitro. Successivamente è stata anche decretata la sconfitta a tavolino per la formazione ospite.
Tutto ciò è avvenuto la scorsa domenica, nella partita che ha visto in campo le formazioni Under 17 di Porto Torres e Civitas Tempio. Come si legge dal dispositivo redatto dal giudice sportivo, la partita è stata sospesa dopo che l’arbitro “ha ritenuto di non poter proseguire nella direzione di gara”. Insieme alla sconfitta per 3-0, alla squadra ospite è stata anche inflitta una multa da 300 euro per responsabilità oggettiva, oltre all’inibizione di uno dei suoi dirigenti fino al 26 febbraio 2025 per “grave condotta ingiuriosa e minacciosa posta in essere dopo la sospensione della gara”.
Pur riconoscendo i fatti che hanno portato all’espulsione incriminata, il Civitas Tempio ha contestato la ricostruzione complessiva con le parole del suo presidente Salvatore Scano: “Credo sia intanto doveroso rivolgere le scuse all’arbitro, a nome mio, della società e del ragazzo che ha usato una frase oltraggiosa e offensiva. Poi però c’è stupore da parte nostra per la sentenza: la partita è stata sospesa perché, secondo l’arbitro, non c’era più il numero minimo di giocatori. In realtà siamo rimasti in sette per precedenti espulsioni per falli di gioco, proteste e doppia ammonizione”.
Per quanto riguarda invece le accuse di calci e pungi alla porta dello spogliatoio dell’arbitro, il Civitas Tempio ha smentito categoricamente.
Questa la nota del club: “Non è successo niente di tutto questo, anzi: abbiamo sentito discussioni fra arbitro e tutor, che diremo al ricorso. Spero che tutto l’accaduto venga rappresentato meglio e si diano le sanzioni adeguate, ci appelliamo alla coscienza dell’arbitro per avere giustizia: è un’immagine che non meritiamo per la nostra storia e per quanto successo in campo”. Per questa ragione, il club ha già annunciato di voler presentare “ricorso non tanto per andare a valutare questioni tecniche, ma per avere la necessità di capire cos’è stato scritto e perché il Giudice Sportivo ha dato questa valutazione”.
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