La Lazio centra altri tre punti fondamentali contro un Cagliari comunque arcigno: decide il rigore di Zaccagni. Nel postpartita le parole di Baroni
La Lazio vince 2-1 contro il Cagliari, anche se non senza fatica. La squadra di Nicola dà del filo da torcere ai biancocelesti, ma alla fine il rigore di Zaccagni consegna tre punti fondamentali che permettono alla squadra di Baroni di raggiungere Atalanta e Fiorentina al terzo posto a -2 dall’Inter e -3 dal Napoli capolista.
Nel postpartita le parole del tecnico della Lazio in conferenza stampa:
Stasera era molto arrabbiato, è stata una partita molto sporca e diversa. Vincere una partita così è un plus e perché era così arrabbiato? “Sentivo che la squadra aveva bisogno di sostegno, perché stata una partita anche anomala. Siamo andati subito avanti, poi siamo adanti troppo verticali, potevamo fare più gestione e infatti ho cambiato Noslin, solo perché avevo bisogno di mettere più palleggio. E la squadra ha fatto molto bene, 25 minuti benissimo, abbiamo preso in mano la partita, ci siamo alzati e creato occasioni. Il Cagliari ha fatto un tiro in porta e anche con deviazione. Il Cagliari è ostico, è allenato bene, hanno giocato con corsa e determinazione, bisognava dare tutto e faccio i complimenti ai ragazzi. Se non spendi tutto non le porti a casa”.
Ha sentito le fatiche delle tante partite? Lei ha fatto record su record, quando dirà che la Lazio è in lotta per la Champions? Magari se a febbraio o marzo sarete ancora lì… “Noi siamo in lotta con noi stessi, rinnoviamo la sfida con noi stessi, è una squadra ambiziosa, noi tutti, anche io. Ma è più importante guardare il percorso che la classifica, che ci fa piacere. Ora ci teniamo una squadra che può crescere, lo dobbiamo fare, abbiamo dei giovani che stanno facendo bene ma ci possono dare ancora di più. In questo momento ci teniamo la classifica, ma adesso dobbiamo recuperare velocemente perché abbiamo una gara fondamentale contro una grande d’Europa. Noi vogliamo migliorare quanto fatto lo scorso anno. Io li tengo inchiodati sulla prestazione, sarebbe un errore pensare che stiamo facendo bene. Sarebbe il primo passo per volar sotto. CI fa piacere l’entusiasmo, ma vogliamo fare tutto attraverso la prestazione”.
Soddisfatto di Pellegrini e ci spiega il cambio tattico nell’intervallo? “Il 4-2-3-1 non è facile tenerlo, ci porta chiaramente a giocare più in verticale. E oggi non c’erano le condizioni per fare questo. I tre centrocampisti ci hanno dato subito una tenuta della partita diversa. Dovevamo arrivare dentro l’area non con le verticalizzazioni ma con la manovra, abbiamo creato tante situazioni. Pellegrini è un ragazzo che ha tante qualità, gli va preso il cervello, la testa e io l’ho fatto dall’inizio. A volte ci si sente poco coinvolti, ma se lui gioca con attenzione e dedizione è un giocatore forte”.
Su Patric. “Ha iniziato la settimana con un piccolo fastidio. Oggi abbiamo provato ma abbiamo deciso insieme di non rischiare. Ha già fatto un esame strumentale e il giocatore è a posto. Non escludo che possa recuperare per il Porto, è stata più una precauzione”.
Ci sono giocatori ancora indietro, quanto hai bisogno di loro? Ad esempio Castrovilli. “Lui ha bisogno di fiducia, la aspetta da me e non da il cielo. Oggi ha avuto un piccolo problemino, ora vediamo in settimana. Ma sta bene, non vedo l’ora di poterlo utilizzare. C’è stata l’esclusione dall’Europa che lo ha penalizzato nel minutaggio. Gli altri sono ragazzi che hanno bisogno del percorso, stanno migliorando. Tchaouna ad esempio è forte, quando tira in porta fa gol, si sta costruendo il ruolo. Non ha il ruolo cucito addosso come Zaccagni, stessa cosa Noslin. Quando vi dico di Dele-Bashiru, lui ha bisogno di comprendere, ma lo faranno perché lavorano”.
Tanti modi diversi ha avuto la Lazio per vincere: oggi che vittoria è stata? “Oggi è una prestazione matura, io li avevo preparati. E qualcosa ci ha legato il gol fatto, non dobbiamo mai perdere nulla. Noi difficilmente vinceremo partite non meritate, oggi nelle difficoltà anche create dall’avversario perché avevano mobilità, doppio terzino, giocatori forti ed esperti, con presenza fisica”.
Siete stati poco cinici nel finale. “Non possiamo fare sempre 3 o 4 gol, anche se c’erano i presupposti. Oggi c’era tanta voglia, Guendo era incazzato, io voglio giocatori così, che vogliono sempre stare in campo, questa è la bellezza. E gli altri avevano questo atteggiamento”.
Su Lazzari. “Ha fatto bene, era al rientro. Può fare molto di più, lo sappiamo, per lui la condizione fisica è fondamentale. Lui ha avuto un infortunio da 30 giorni, a Como era a 25 e ho bruciato i tempi. Lui e lo staff sono stati molto bravi. Oggi l’ho forzato, per me ha fatto bene ma dobbiamo dargli il tempo di ritrovare la condizione che aveva prima”.