Ivan Juric in conferenza stampa, le parole dell’allenatore della Roma alla vigilia del match di Europa League con l’Union St. Gilloise
Vigilia di Europa League per la Roma, chiamata ad affrontare un match importante, contro i belgi dell’Union St. Gilloise in trasferta. In palio punti pesanti per tentare l’accesso alla fase a eliminazione diretta e anche per rafforzare la posizione di Juric, in discussione dopo i risultati poco soddisfacenti dell’ultimo periodo.
Juric ancora al timone ma la dirigenza della Roma riflette su nomi come Mancini, Ranieri e Allegri. Serve una inversione di rotta per i giallorossi, in questo inizio di stagione così complicato, sia in Italia che in Europa. Intanto, contro l’Union St. Gilloise non ci sarà Ndicka e le condizioni di Dovbyk andranno valutate. Juric ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida, parlando delle ultime di formazione e non solo.
In questi giorni ha parlato con i Friedkin che le hanno garantito la fiducia? Ieri perchè riposo? “Io sento la fiducia, ma si devono fare i risultati. Il giorno di riposo era programmato e avendo tutte queste partite era giusto far ricaricare la squadra anche mentalmente per questa partita”.
Cosa deve fare la Roma? “Il risultato conta più di ogni altra cosa. Perdere a Verona non era giusto, domani dovremo fare una prestazione seria, cercare di vincere per la classifica ma anche per il morale”.
A cosa è dovuto questo andamento altalenante? “Dopo Firenze due buone partite, gli episodi cambiano l’opinione. Ci sono gli episodi e l’arbitro, il risultato ovviamente è primario, i ragazzi devono attaccarsi a quello che stanno facendo, devono crederci, aumentando ancora di più l’attenzione”.
La Roma deve giocare per forza con tanto possesso palla o è una cosa legata all’allenatore precedente? “Le ultime partite col Torino facevamo sempre il 60% del pallone. Il nostro modo di rubare la palla ruba anche l’occhio. La squadra può fare entrambe le cose, sia nel recuperare la palla con aggressività, sia nel dominio, pressare alti e anche costruire”.
Con le pressioni alte faticate a coprire le transizioni avversarie, già accadeva con De Rossi. Quando la Roma si allunga troppo fa fatica a trovare gli spazi. “A Firenze un disastro, distanze lunghe, squadra addormetata. A Verona ricordo l’ultima ripartenza dell’Hellas, nient’altro. Un tiro da corner e uno da 20 metri, nessuna occasione subita e nessuna parata di Svilar. Col Torino subiti quattro tiri. Chiaro che nelle ultime due non abbiamo dato le ripartenze, a Firenze squadra invece non concentrata”.
Sta pensando a due formazioni diverse tra domani e Bologna? “Sinceramente ci concentriamo su domani, dobbiamo vincere. I ragazzi hanno bisogno per il morale, sapevano che stavano facendo bene a Verona, erano convinti di vincere. Domani dobbiamo vincere e basta, è importante per questo”.
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