Una clamorosa ingenuità ha posto le premesse per l’assegnazione della massima punizione: totale incomprensione con il portiere. Ecco cosa è successo
La quarta giornata della fase a gironi della Champions League è entrata nel suo tornante finale, ma i colpi di scena non sono di certo mancati in un mercoledì che si preannuncia assolutamente scoppiettante. Quanto successo nel corso di Club Brugge-Aston Villa, ad esempio, è destinato a calamitare attenzioni mediatiche importanti anche nei prossimi giorni.
Il rigore trasformato da Vanaken che al 52′ ha permesso ai padroni di casa di portarsi in vantaggio sancendo il definitivo 1-0, infatti, è scaturita da una leggerezza clamorosa di Tyrone Mings. Il difensore dell’Aston Villa ha toccato con le mani il pallone che Dibu Martinez gli aveva passato. Credendo che l’azione non fosse ancora iniziata, Mings si è sistemato il pallone con le mani per poter battere quello che lui pensava fosse un rinvio dal fondo. In realtà a far ripartire l’azione degli inglesi era stato proprio ‘El Dibu Martinez’, che aveva optato per un suggerimento corto invece di un lancio lungo per poter costruire l’azione del basso.
Aston Villa choc, errore clamoroso di Tyrone Mings contro il Club Brugge
Morale della favola: l’arbitro Tobias Stieler – come da regolamento – ha assegnato il calcio di rigore, ovviamente confermato dal rapido check del VAR che ha passato in rassegna tutta l’evolvere dell’azione. Dal dischetto si è presentato Vanaken che, impreziosendo una prestazione che l’ha visto assoluto protagonista, ha battuto Martinez regalando alla sua squadra tre punti importanti.
Ingenuità clamorosa di Mings che, non accortosi che l’azione fosse di fatto già cominciata, ha combinato una vera e propria frittata, costata alla fine carissimo. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato con pochi sussulti da una parte e dall’altra, l’erroraccio che ha poi portato al rigore per il Club Brugge ha rappresentato il vero spartiacque della gara. Match che poi gli inglesi hanno provato a rianimare caricando a testa bassa, ma non riuscendo ad agguantare la rete del pareggio. Come è noto, errori di questo tipo quasi sempre costano punti importanti, soprattutto in Champions League.