Un “No” secco a Charels Leclerc, la decisione della Ferrari lascia tutti perplessi: spunta un aneddoto mai raccontato prima
Ha provato a tenere testa a Max Verstappen fin quando ha potuto, ma poi si è dovuto arrendere. Charles Leclerc ha chiuso al quinto posto la sua corsa nel Gran Premio del Brasile, alle spalle di Russell e del podio composto dai due francesi Gasly e Ocon (terzo e secondo) e appunto dall’olandese della Red Bull che vola verso il suo quarto titolo consecutivo.
Il pilota Ferrari è terzo nella classifica piloti e punta al secondo posto di Norris, arrivato sesto nell’ultimo weekend. Sono 24 i punti di differenza tra i due, con l’inglese a 331 e il monegasco a 307. Sono 3 ancora le corse in programma da calendario: Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi. Difficile riuscire a raggiungere il secondo gradino del podio, ma la speranza sarà l’ultima a morire.
Certo è che la seconda posizione sarà proprio una consolazione rispetto al divario mostruoso che c’è tra la Ferrari e la Red Bull di Verstappen. La dimostrazione pratica si è verificata proprio nel corso dell’ultimo GP del Brasile, dove è emerso un aneddoto non particolarmente soddisfacente per tutti i tifosi della Ferrari e i sostenitori di Leclerc.
“Qual è il giro più veloce?”. Questa è stata la domanda fatta dal pilota del Cavallino al Team Radio durante la gara di Interlagos. La risposta è stata sussurrata e ricca di rassegnazione: “Non chiederlo…”. Una replica che è stata seguita da un silenzio assordante nel costatare le differenze di cronometro tra lo stesso Leclerc e Verstappen.
Il campione olandese, che viaggia verso il quarto titolo consecutivo, ha corso più veloce di tutti per ben 10 volte tra il 60° ed il 69° giro. Una superiorità disarmante, che ha praticamente reso quasi ufficiale la vittoria del Mondiale, per via del sesto posto di Norris. Non è mancato neanche lo sfottò alla stampa, specie quella britannica, che lo avevano accusato per la penalizzazione ricevuta in Messico.
Per Leclerc, che aveva corso con un buon tempo (1:21.631) non c’è stato nulla da fare e quel “non chiederlo” è sembrato lapidario. Una sentenza, per far capire al pilota che non c’era neanche da chiederlo, dato che Verstappen stava volando a 1:20.472. A fine gara una stretta di mano da parte di entrambi, che ha dimostrato ancora una volta la stima reciproca, ma che non ha di certo cambiato l’esito del Gran Premio e l’epilogo che prenderà questa stagione, con la vittoria dell’Olandese che potrebbe avvenire in tempi brevissimi.
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