Marco Carnesecchi, al debutto assoluto in Champions League, sta già facendo parlare di sé e ha anche superato Buffon: qual è il suo record
La scuola dei portieri italiani porta avanti una tradizione storica, che ancora oggi è motivo di vanto in tutto il mondo. Da Donnarumma a Vicario, da Di Gregorio a Meret, passando per Carnesecchi. La lista è lunghissima e non vorremmo dimenticarne di certo qualcuno. A testimonianza che in un periodo storico non particolarmente florido per il calcio tricolore, almeno sul ruolo del portiere sforniamo ancora grandi talenti.
Tra questi, come detto, c’è anche Marco Carnesecchi, classe 2000 che con l’Atalanta ha già vinto l’Europa League lo scorso anno. Dopo l’esordio in Serie A nella stagione 2022/23 con la Cremonese, i nerazzurri hanno deciso di riportarlo a Bergamo. Una stagione convincente quella con la neo promossa, nonostante la retrocessione a fine anno.
Gli è valsa così la chiamata in prima squadra con Gasperini ed un’alternanza costante con Juan Musso. Ha battuto, però, anche la concorrenza dell’argentino, conquistando un posto da titolare assoluto. Rui Patricio a fargli da secondo e la massima fiducia da parte di tecnico e ambiente, che lo hanno portato a scendere in campo e a ben figurare anche in Champions League. Carnesecchi, infatti, ha ottenuto 4 cleansheet nelle prime 4 partite giocate in assoluto in Champions. All’esordio, nessuno ha fatto meglio di lui e solamente altri 6 portieri hanno ottenuto questo traguardo, non tutti, però, alla prima esperienza nell’Europa che conta.
Altri due italiani, prima di Carnesecchi, hanno ottenuto 4 clean sheet nelle prime 4 sfide di Champions. Uno tra questi è Angelo Peruzzi, che nell’allora Coppa dei Campioni 1996/97 riuscì a fare lo stesso contro Manchester United (2 volte), Rapid Vienna e Fenerbahce. Con la maglia della Juventus vinse anche quell’edizione, l’ultima in casa bianconera. La differenza con Carnesecchi? Non era al debutto assoluto in Champions.
Forse il portiere più forte nella storia del calcio, lui fu in grado di mantenere la porta inviolata in addirittura 5 partite su 5 in Champions. Era la stagione 2004/05 e il futuro campione del mondo non subì gol per due volte contro l’Ajax, per due volte contro il Bayern Monaco e contro il Maccabi Tel Aviv. Quella Juventus si fermò poi ai quarti contro il Liverpool che andò a vincere la coppa. Perché Carnesecchi ha fatto meglio di lui? Perché anche Buffon non era all’esordio assoluto in Champions come il portiere dell’Atalanta.
E sì perché è giusto esaltare quanto sta facendo Carnesecchi, ma anche Yann Sommer, nella stessa Champions League, sta riuscendo nella medesima impresa. Il portiere dell’Inter ha mantenuto la porta inviolata per 4 partite su 4, pareggiando alcuni mostri sacri. Anche nel suo caso, però, proprio come Peruzzi, non si tratta di un esordio assoluto nella competizione.
Chi, come Carnesecchi, è riuscito all’esordio a rimanere imbattuto nelle prime 4 sfide di Champions è Petr Cech. Ancora in forze allo Sparta Praga, il portiere futura leggenda del Chelsea, non subì gol contro il Bayern Monaco, lo Spartak Mosca e per due volte contro il Feyenoord. Fu l’inizio di una carriera da predestinato, che lo porterà a vincere proprio la coppa dalle grandi orecchie diversi anni più tardi.
Sicuramente il portiere meno blasonato di questo elenco, ma anche lui meritevole di finire in questa lista. Miguel Angel Moyà è stata la rappresentazione pura del Cholismo di quegli anni. Con l’Atletico Madrid, all’esordio assoluto in Champions League, riuscì addirittura a rimanere con la porta inviolata alle proprie spalle per 5 partite, tra queste, in due circostanze, anche contro la Juventus. Nessuno come lui nella storia, all’esordio assoluto. Ora Carnesecchi punta a prenderlo.
Un anno più tardi, nella stagione 2015/2016 riesce nell’impresa anche Keylor Navas, che come Carnesecchi, all’esordio assoluto in Champions, mantiene la porta inviolata nelle prime 4 partite. Quella sarà l’edizione in cui il Real Madrid riuscirà a vincere la coppa in finale contro i cugini dell’Atletico dopo i calci di rigore. Edizione non adatta ai cuori deboli.
Ancora dopo un solo anno, questa volta nell’annata 2016/2017, dopo la storica impresa in Premier League, tocca al Leicester e dunque a Kasper Schmeichel giocare in Champions League. Un esordio per il figlio d’arte che equivale a 4 clean sheet nelle prime 4 partite, proprio come Carnesecchi. L’avventura degli inglesi si interromperà poi ai quarti di finale contro l’Atletico Madrid.
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