L’indagine sull’acquisto del difensore greco può portare ad una sanzione per il club partenopeo anche con punti tolti in classifica
Le vicende giudiziarie tornano a prendersi la scena in Serie A. Questa volta è il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis a dover fare i conti con l’attività dei magistrati.
La Procura di Roma ha chiuso il fascicolo relativo all’acquisto di Manolas da parte degli azzurri ed ora il patron rischia il processo per falso in bilancio. Questa l’accusa sui quali stanno lavorando gli inquirenti nella Capitale, anche se dai legali di De Laurentiis continuano ad arrivare segnali di tranquillità. Il numero uno del club campano si è detto pronto a farsi ascoltare per chiarire l’intera vicenda e gli avvocati attendono ora le carte per capire su quali basi si fondano le presunte accuse.
Questo dal punto di vista della giustizia ordinaria, mentre per quella sportiva bisognerà attendere che sulla scrivania di Chiné arrivino la documentazione richiesta alla Procura di Roma. Una volta ricevuti gli atti, la Procura Federale valuterà se sono stati messi in atto comportamenti contrari alle normative della giustizia sportiva. C’è già chi parla di penalizzazione, tirando fuori quanto accaduto con la Juventus e c’è chi azzarda anche una data per l’inserimento dell’asterisco nella classifica del Napoli.
Un’infrazione del codice di giustizia sportiva, se fossero confermare le accuse rivolte a De Laurentiis, potrebbe mettere nei guai il Napoli e di questo ha parlato anche il giornalista di Repubblica Antonio Corbo ai microfoni di ‘Radio Kiss Kiss Napoli’.
Anche lui ammette che “c’è il rischio teorico di qualche penalizzazione in classifica per il Napoli“, ma aggiunge un particolare che, se confermato, cambierebbe le prospettive di questa stagione: “La sanzione scatta però nell’annata successiva”. Gli azzurri, quindi, se condannati sconterebbero la sanzione soltanto nella prossima stagione stando a quanto affermato da Corbo.
Intanto uno degli avvocati di De Laurentiis, Fabio Fulgeri, ha parlato del caso spiegando che “la società ha operato rispettando tutti i principi e le leggi” e rivelando la contrarierà del patron azzurro per il caso e ribadendo la sua volontà di presentarsi davanti ai magistrati per ribadire di aver agito osservando pienamente la legge.
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