Le Merengues faticano a decollare nonostante l’acquisto di Mbappé: il tecnico italiano è finito sulla graticola
Definire complicato il particolare periodo che sta attraversando il Real Madrid sarebbe solo ed esclusivamente un eufemismo. A stretto giro di posta sia il Barcellona che il Milan hanno espugnato il ‘Santiago Bernabeu’, denotando tutte le fragilità difensive di una squadra che stenta a trovare una quadratura. L’acquisto di Mbappé, considerato il preludio ad un’altra stagione vissuta in pompa magna dalle Merengues, fino a questo momento si è rivelato un autentico boomerang. Il ritiro di Kroos e il grave infortunio accorso a Carvajal hanno fatto il resto.
A distanza di qualche mese dalla celebrazione dell’ultimo trofeo in Supercoppa proprio contro l’Atalanta, il futuro di Ancelotti è tutt’altro che scontato. Notizie sempre più insistenti dalla Spagna riferiscono che la possibilità di un esonero in caso di nuovi risultati negativi c’è ed è molto concreta. Il presidente Florentino Perez e tutta l’area tecnica del Real Madrid osservano con crescente preoccupazione l’esito di una stagione cominciata in malo modo da Bellingham e compagni. L’eventuale ribaltone in panchina – sia pur subordinato ai prossimi risultati – potrebbe prendere improvvisamente quota da un momento all’altro.
I sei punti conquistati nelle prime quattro partite di Champions League da soli non bastano a certificare la crisi di una squadra che in campionato è distante già nove punti dal Barcellona capolista. Nonostante gli ottimi rapporti con la dirigenza e il presidente Perez, Ancelotti sa che non può più sbagliare.
Sotti questo punto di vista, il confronto con l’Osasuna in programma sabato alle 14 assume sempre più i contorni di un autentico spartiacque. Nel caso in cui il Real non dovesse riuscire a fare bottino pieno, Florentino Perez potrebbe sfruttare l’occasione offerta dalla sosta per far saltare il banco. Nelle ultime ore sono state nuovamente caldeggiate le opzioni che portano a Raul Gonzalez Blanco e Santiago Solari, ma occhio a profili a sorpresa. In tutto questo, la squadra è chiamata ad una reazione d’orgoglio per non compromettere una stagione partita sotto ben altri auspici. Il Real è una polveriera, Ancelotti con il fiato sospeso: le prossime ore risulteranno decisive in un senso o nell’altro.
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