Il centrocampista olandese sta recuperando la migliore condizione dopo l’infortunio alla costola: il retroscena sulla nuova posizione in campo
Teun Koopmeiners vuole prendersi la Juventus dopo il rientro in campo dal fastidioso infortunio alla costola. L’olandese sta crescendo come condizione ed è una pedina inamovibile per Thiago Motta nonostante una forma fisica non ottimale.
Koopmeiners punta a fare la differenza anche a Torino dopo l’arrivo questa estate dall’Atalanta: “Voglio essere un leader, per vincere c’è bisogno di calciatori che si prendano le responsabilità. Sono stato anche io giovane e so cosa si prova quando si devono fare prestazioni super rispetto a ciò che si è abituati. Io voglio aiutare i giovani: ho più esperienza di loro e devo farlo – racconta in un’intervista a ‘Tuttosport’ – Adesso sono più centrocampista, a Bergamo che si giocava con un solo attaccante e io ero più offensivo. Ora anche in possesso palla devo aiutare di più quando si parte dal basso. Ma io voglio comunque continuare a fare grande pressing, assist e gol”.
Un retroscena sul ruolo: “Tre giorni fa ho detto alla mia fidanzata: ‘Forse dovrei dire a Motta che ho giocato per alcuni anni come difensore di sinistra’. Se la Juve fosse in difficoltà lo farei, certo. Io voglio giocare a centrocampo, ma se scattasse l’emergenza, perché no?“.
Sulla corsa scudetto: “Questo è un campionato difficile da decifrare. Però la classifica è ancora troppo corta, sono state disputate poche partite. L’Inter è forte e ha cambiato davvero molto poco. L’Atalanta può inserirsi in questa lotta, è una candidata. Ma anche il Milan che è andato a vincere sul campo del Real Madrid! La Juventus? La storia dice che si prova sempre a vincere, vediamo. Siamo una squadra nuova con tanti giovani, credo che la scelta migliore sia quella di pensare partita dopo partita”.
Sulle differenze tra Gasperini e Thiago Motta: “Direi che sono un po’ diversi. Ma è normale, sono due persone differenti e hanno anche un’età non simile. Motta è molto interessato a capire il nostro feeling, anche se è deciso sul sistema. Il fatto che voglia comprendere la nostra impressione è importante. Quello che stiamo facendo qui alla Juve mi ricorda ciò che facciamo in Olanda: possesso palla, intensità, voler controllare la partita, creare tante occasioni, ma anche nel modo di difendere”.
Koopmeiners ritorna sul turbolento, a dir poco, passaggio in bianconero e l’estate caldissima sul mercato: “Sono stati mesi pesanti, difficili in generale come sensazioni. È stato un passaggio complicato, ma nel calcio può capitare di vivere anche questo. Se ripenso a un istante particolarmente significativo, voglio ricordare quello del viaggio in taxi da Bergamo a Torino con la mia fidanzata per raggiungere la Juventus. Ricordo che quando il taxi era in viaggio per Torino mi sono girato verso Rosa e le ho detto: ‘Finalmente!’. Ero come sollevato, come se tutta la pressione che avevo accumulato fosse andata via”.
La Juve è sempre stata la prima scelta di Koopmeiners: “Anche io sapevo che c’erano club inglesi che erano interessati a me, ma non appena ho saputo della Juventus io non ho avuto nemmeno un dubbio. Mi piace questo club dal primo momento in cui sono arrivato in Italia, ma non solo. È la più importante in Italia e nel mondo. In realtà io tifavo e seguivo la Juventus sin da quando ero bambino in Olanda. Essere qui per me è come un sogno, è quello che ho sempre inseguito da piccolo. Anche in Premier League ci sono belle squadre, però qui è tutto migliore: conosco il campionato, il vostro Paese che è bellissimo, le squadre da affrontare e il clima in generale”.
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