Magro bottino per gli attaccanti nerazzurri dietro la coppia titolare formata da Thuram e capitan Lautaro: la dirigenza campione d’Italia corre ai ripari nel reparto offensivo
Inter cinica e spietata nel big match europeo contro l’Arsenal e che permette ai nerazzurri di spiccare il volo in classifica in Champions League, in attesa dello scontro diretto in campionato contro la capolista Napoli.
È bastato il solito sigillo dal dischetto dell’infallibile Calhanoglu per piegare la resistenza degli inglesi, con Simone Inzaghi che dal primo minuto si è affidato a un robusto turnover lasciando inizialmente a riposo diversi big della rosa dei campioni d’Italia. Tra questi anche Marcus Thuram, rimpiazzato nell’undici titolare da Mehdi Taremi. L’iraniano ha propiziato il fallo di mano di Merino sul rigore per l’Inter, ma in generale è stato poco incisivo sulla trequarti dell’Arsenal. All’ex Porto è mancato ancora una volta lo spunto decisivo in area di rigore e finora nella sua avventura in nerazzurro ha segnato una sola rete, su rigore con la Stella Rossa. Nessun acuto su azione per Taremi, che contro l’Arsenal ha collezionato la sua quarta presenza dall’inizio su altrettante gare giocate in Champions dalla ‘Beneamata’.
Calciomercato Inter, delude anche Taremi: gli obiettivi in attacco per la prossima estate
Fa impressione il magro bottino raccolto da Taremi, così come in generale lo score dagli attaccanti di Inzaghi dietro la coppia dei titolarissimi formata da Thuram e capitan Lautaro Martinez, che insieme hanno realizzato 14 centri in tutte le competizioni.
Dalle riserve nerazzurre nel reparto offensivo – e dunque contando anche l’apporto di Arnautovic e Correa – su azione è arrivata una sola rete, segnata dal centravanti austriaco sempre contro la Stella Rossa in Champions League. Praticamente il vuoto dietro la ‘Thu-La’ e la consapevolezza all’interno della dirigenza nerazzurra di cambiare qualcosa in attacco la prossima estate. Oltre a Correa, quasi certamente lascerà Milano anche Arnautovic, in scadenza di contratto come l’argentino. Con la partenza del ‘Tucu’ e dell’ex Bologna la dirigenza di Viale della Liberazione risparmierà a bilancio circa 25 milioni di euro tra ammortamenti e ingaggi, tesoretto prezioso per dare l’assalto a un profilo di livello per completare il rooster avanzato di Simone Inzaghi.
In cima alla lista dei desideri di Marotta e Ausilio c’è Jonathan David, in scadenza con il Lille ma sul quale c’è l’agguerrita concorrenza delle big inglesi e della Juventus. Sul taccuino dell’Inter rimane anche Raspadori, che per il momento sta avendo poco spazio nel Napoli di Conte, mentre sempre nel campionato di Serie A sotto la lente d’ingrandimento ci sono i baby Castro e Daniel Maldini, che per caratteristiche e prospettiva (seguendo anche le linee guida dettate da Oaktree) intrigano gli uomini mercato nerazzurri.