Il derby è ancora bianconero, le parole del tecnico italo-brasiliano al termine del match vinto per 2-0
Una vittoria convincente prima della sosta. La Juventus continua la striscia positiva interna nei derby contro il Torino, con i granata che non vincono in casa dei bianconeri dal 1995: all’Allianz Stadium finisce 2-0 con un gol per tempo.
Soddisfatto il tecnico bianconero Thiago Motta, che al termine del match si è soffermato ai microfoni di ‘Sky Sport’ parlando della vittoria della propria squadra.
Vittoria: “Sempre importante giocare con equilibrio, abbiamo fatto una buona partita e otteniamo tre punti importanti. Sono contento della prestazione e del risultato interno. Ringrazio il pubblico, ci ha dato tantissimo. Così come i giocatori. Non era facile, abbiamo gestito bene le energie, era la terza gara della settimana. Abbiamo giocato una gara solida e concreta”.
I gol di Weah e Yildiz e il momento attuale: “Possono migliorare ancora tantissimo. Sono molto contento del gol di Yildiz, dobbiamo insistere con lui sull’attacco dell’area di rigore, ha tutte le caratteristiche per farlo. Weah è già più portato a farlo. Hanno poi lavorato molto bene in fase difensiva, così come Koopmeiners e Vlahovic. Hanno fatto molto bene evitando di far arrivare il pallone al quinto del Toro”.
Yildiz e Conceiçao mai in campionato dal 1′: “Una casualità. Tutti e tre stanno facendo molto bene. Abbiamo iniziato con Weah perché sta attraversando un grande momento. La gara si gioca più di 90 minuti e anche Conceiçao è entrato bene e ha fatto bene. Delle volte abbiamo bisogno di qualcosa di diverso e di più nel secondo tempo e possiamo averlo alternando i tre dall’inizio. Possiamo farlo alternando i ragazzi, sono contento di quello che hanno fatto. Ma sono contento anche di quello che ha fatto Koopmeiners, hanno lavorato insieme molto bene”.
Eventuale centravanti per rimpiazzare Vlahovic: “Dipende dalla partita e dal momento dei nostri giocatori. Yildiz ha fatto bene a Lille, Mbangula molto bene contro l’Inter. Oggi abbiamo giocato alla fine senza una punta. Dipenderà dal momento e dalla partita, ma soprattutto da chi si troverà nel momento migliore. Difficile dire un nome”.