Le nuove soluzioni dell’allenatore della Juve dopo il grave infortunio al ginocchio rimediato in nazionale da Cabal
Non c’è pace alla Juventus e specialmente dalle parti del J-Medical. Dopo Bremer, anche Juan Cabal rischia di alzare bandiera bianca per il resto della stagione.
Non arrivano infatti buone notizie per il jolly colombiano dal ritiro della sua nazionale: sospetta lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro, con il giocatore già di ritorno a Torino per sottoporsi a ulteriori esami. Si teme il peggio per l’ex Verona, in attesa dei nuovi accertamenti che sosterrà nelle prossime ore una volta rientrato in Italia. Se la prima diagnosi verrà confermata dai medici della Continassa, Cabal sarà costretto a uno stop di diversi mesi terminando così in anticipo la stagione.
Un’altra tegola non di poco conto per Thiago Motta, vista la duttilità del classe 2001 che in questa prima parte era stato utilizzato da terzino sinistro, ma anche da centrale in alcune circostanze dall’allenatore italo-brasiliano. Per il mercato si dovrà attendere la finestra di gennaio, considerando che il Dt Giuntoli non è intenzionato a pescare dagli svincolati dove spicca un certo Sergio Ramos nella lista dei difensori.
Il capo dell’area tecnica è già proiettato verso gennaio, dove adesso serviranno due innesti alla Juve per colmare il vuoto (almeno numerico) delle defezioni di Bremer e Cabal.
Intanto Thiago Motta fino a inizio 2025 dovrà fare di necessità virtù e trovare il cosiddetto asso nelle manica per ovviare all’emergenza nel pacchetto arretrato. Certamente capitan Danilo – in attesa di capire quale sarà il futuro dell’esperto brasiliano – avrà maggiore minutaggio nelle rotazioni di Motta, insieme al baby svedese Rouhi sul lato mancino. Un altro giovanissimo e rivelazione dello scacchiere della ‘Vecchia Signora’, Savona, nelle idee del tecnico diventerebbe una freccia da utilizzare anche da centrale e non solo sulla corsia destra. In mezzo, inoltre, l’ex mister del Bologna potrebbe arretrare Locatelli, fin qui perno della mediana della Juventus.
Estremizzando, invece, difficilmente Thiago Motta sperimenterà Koopmeiners nel cuore della difesa, nonostante la candidatura dell’olandese e un passato in patria da difensore prima dello sbarco in Italia. Mentre sulle corsie esterne, oltre al tuttofare Cambiaso, anche McKennie potrebbe fungere da prezioso jolly per Motta. Infine, l’allenatore bianconero potrebbe attingere dalla NextGen e convocare stabilmente in prima squadra il giovanissimo Gil Puche, già aggregato ai grandi per la sfida contro il Parma.
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