Le dichiarazioni dopo quanto visto domenica sera a San Siro, al termine del match che ha visto di fronte gli azzurri ai nerazzurri
L’ultimo turno di Serie A è andato in archivio ormai da qualche giorno, ma le polemiche dopo Inter-Napoli non sono ancora finite.
Il post partita di Antonio Conte, d’altronde, è stato davvero acceso: “Non sono arrabbiato con lui – afferma Luca Marelli ai microfoni di TvPlay -, non si è scagliato contro di me. Ha ritenuto di utilizzare toni adeguati per sollevare un problema. Io ho risposto che la procedura utilizzata in sala VAR durante Inter-Napoli è stata corretta. Anche se io non avrei fischiato quel rigore. Dobbiamo ricordarci che gli arbitri devono far rispettare il regolamento del calcio e del protocollo. Se io avessi detto a Conte che avesse ragione e che il VAR sarebbe dovuto intervenire, non avrei fatto informazione”.
L’ex arbitro e moviolista per DAZN prosegue e cerca di spiegare cosa può succedere quando c’è un episodio dubbio. Tutto corre davvero velocemente: “Il punto è che se un arbitro fischia un calcio di rigore per un contatto anche minimo, il VAR non interviene. Poi non dimentichiamo che i varisti devono decidere in un tempo ragionevole. Rivedono le immagini cinquanta volte. Le immagini di Open VAR sono tagliate, perché altrimenti sarebbero anche più lunghe. I replay da mandare in onda sono selezionati dalla regia della Lega, ma in sala VAR ci sono altre telecamere. Nelle partite top ci sono 21 telecamere della Lega, più le integrative e altre ancora del SAOT”.
Gli errori arbitrali continuano ad essere parecchi, ma sono chiaramente diminuiti grazia alla tecnologia. C’è chi però non è per nulla convinto del VAR.
Qualcuno vorrebbe addirittura eliminarla, la maggior parte, però, opterebbe per cambiare il protocollo: “A stagione in corso non si può fare – prosegue Marelli -. L’IFAB che sovraintende a tutti i regolamenti, protocollo VAR compreso, si riunisce una volta all’anno e vengono decise le regole che vengono poi applicate dal 1 luglio successivo. Ci sono devi vari panel aperti, come il challenge, il tempo effettivo, temi che vengono studiati da ex calciatori ed ex arbitri”.
C’è un problema rigori: “Devono diminuire, sono decisamente troppi quelli fischiati fino adesso – ammette ancora l’ex arbitro – siamo a 0,42 a partita. Bisogna intervenire per diminuire il numero. Il VAR non può intervenire fuori protocollo. Se un varista si permette di dare un suggerimento su calcio d’angolo o punizione, o altro, vengono sospesi, perché sono tenuti a rispettare il protocollo”.
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