Le big si schierano compatte e possono letteralmente riscrivere il finale di una vicenda giudiziaria che si sta trascinando da diverso tempo
Non sono poche le vicende extra campo che negli ultimi anni hanno letteralmente scosso il mondo del calcio. In Italia, ma non solo. Allargando il punto d’osservazione, infatti, una normativa più stringente in termini economico-finanziari ha posto le premesse per una serie di provvedimenti in grado di ribaltare classifiche che sembrano già delineate nelle loro linee essenziali.
Il processo che vede coinvolto il Manchester City, ad esempio, sta tenendo con il fiato sospeso tutta la Premier League. I 115 capi di accusa cui devono rispondere i Citizens potrebbero portare – come extrema ratio – ad una penalizzazione o addirittura alla retrocessione della compagine di Guardiola. Che la tensione sia palpabile per quanto potrebbe accadere e la sentenza che scriverà la parola fine al processo fiume è un dato di fatto. Molto più intrigante – sotto certi aspetti – riavvolgere il nastro e provare a capire quale sia effettivamente la posizione delle altre big che di certo non si sono fermate a guardare lo ‘spettacolo giudiziario’ inermi. Prova ne sia l’ultima indiscrezione rilanciata dal The Times, secondo cui il Manchester United, il Tottenham, il Liverpool e l’Arsenal si sarebbero mosse per chiedere un maxi risarcimento qualora il City dovesse essere effettivamente giudicato colpevole delle violazioni del Profit and Sustainability Rules.
Già nelle scorse settimane – del resto – era stato paventato questo tipo di scenario. Le vittorie del City o comunque i piazzamenti della compagine di Guardiola sarebbero dunque finiti sotto sub iudice. Le dirette concorrenti passano al contrattacco e chiedono che si faccia luce sulla vicenda, con l’intento di salvaguardare i principi di sostenibilità ed equità nel campionato di Premier League.
La richiesta di risarcimento da parte dei club sopra menzionati è comunque strettamente collegata all’esito del processo che vede coinvolto il Manchester City. Inoltre, anche qualora i Citizens venissero condannati, il risarcimento non scatterebbe in maniera obbligatorio ma sarebbe comunque da ratificare a seguito di nuove indagini. Nelle prossime settimane ne sapremo di più, fermo restando che nei giorni scorsi il City ha comunque ottenuto una ‘vittoria diplomatica’ importante in merito ad alcune diatribe relative ad importanti accordi di sponsorizzazione. I 115 capi di accusa ‘impugnati’ dalla Premier League, però, pendono come una spada di Damocle sul club inglese, il cui futuro si deciderà nel corso delle prossime settimane.
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