Il giornalista Bruno Gentili è intervenuto a ‘Ti Amo Calciomercato’ ed ha parlato di Nazionale oltre che del Napoli di Antonio Conte e della sua polemica contro il VAR in seguito a quanto accaduto nella sfida contro l’Inter
A margine della sosta per gli impegni delle Nazionali è tempo di tirare le somme tanto sull’Italia di Spalletti quanto su questo primo scorcio di Serie A.
A tal proposito a ‘Ti Amo Calciomercato’ è intervenuto Bruno Gentili che ha commentato così il successo azzurro contro il Belgio: “È uscita dal buio. Spalletti è stato bravo a ridare identità e recuperare diversi calciatori come Tonali. Ha trovato Rovella e Ricci, ha ridato smalto a Di Lorenzo e valorizzato Cambiaso. L’Italia è diventata una squadra finalmente. È una squadra che può andare lontano se trova anche continuità ed equilibrio”.
Tornando ai temi del campionato Gentili ha detto la sua sul Napoli e la questione Var dopo la sfida contro l’Inter: “Prenderei spunto dalle dichiarazioni di Conte. È stata una battaglia legittima e giustificata dalla mancanza di uniformità. Ci vorrebbe maggiore oggettività sugli episodi. Rigore bisognerebbe concederlo solo quando davvero grave ed evidente. È assurdo dover contrastare un avversario con le braccia dietro la schiena. Non si può fischiare un contrasto leggero o una spintarella. Il regolamento va interpretato e non applicato alla lettera”.
Sulla sfida scudetto: “Ci metterei dentro anche la Juventus. Il Napoli ha dimostrato fisicità e compattezza: gli azzurri non hanno perso contro Juventus, Milan e Inter. È un campionato apertissimo. L’Inter resta la più forte però si deve compattare, la vedo più leggera rispetto alla stagione scorsa”.
Nella lotta scudetto Gentili non include il Milan: “Non credo che il Milan possa lottare fino in fondo per lo scudetto. È troppo discontinuo in molti calciatori. È una squadra che cambia spesso volto. Ci sono troppe incertezze anche in difesa. Manca una figura collante con lo spogliatoio. Manca anche un leader in mezzo al campo che faccia da equilibratore”.
Sulla Roma: “La Roma mi è sembrata una squadra vuota e senza idee di gioco. Ranieri è un aggiustatore, l’uomo giusto in questo momento. Il vero problema è la società. Anche qui ci vorrebbe una figura che faccia da unione con la società”.
Infine Gentili è stato piuttosto netto anche su Thiago Motta: “Motta è troppo fondamentalista. Ha messo ai margini calciatori come Arnautovic e Nzola, alla Juve ha dato il benservito a Rabiot, Chiesa e Alex Sandro. Pecca un po’ di presunzione. In società qualcuno glielo deve aver fatto notare ed è diventato più umile. A tratti ricordava, perchè ora sta migliorando, la Juventus di Allegri, molto pratica. Motta però è uno di cui tutti mi hanno parlato bene. Ha un rapporto stretto con i calciatori”.
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