Mancava soltanto l’annuncio definitivo, che si è materializzato proprio in questi istanti: clamoroso colpo di scena
Non sono pochi i club storici che negli ultimi anni hanno perso lo scettro, costretti a ridimensionare in maniera importante i loro budget, terminando le rispettive stagioni ad una distanza siderale dalle posizioni di vertice. Investimenti sbagliati e più nel complesso scelte economico-finanziarie piuttosto opinabili hanno fatto il resto. In Italia, ma non solo.
L’ultimo comunicato diramato in Francia dalla Direzione Nazionale di controllo e gestione (DNCG) che ha ‘condannato’ il Lione alla retrocessione in Ligue 2 ne è una testimonianza tangibile. L’organo che vigila sui conti del club d’Oltralpe, infatti, non ha ascoltato le argomentazioni messe sul piatto della bilancia dal board del Lione che, dunque, non solo è stato retrocesso temporaneamente in Serie B francese, ma dovrà anche fare i conti con il blocco del mercato invernale oltre ad un controllo rigido in termini di conti. Nel caso in cui la situazione finanziaria dell’OL non dovesse migliorare, la retrocessione diventerebbe allora permanente.
Ma quali sono stati i motivi che hanno portato a questa sentenza per certi aspetti storica? Ricordiamo che il Lione in uno degli ultimi comunicati stampa aveva presentato un debito finanziario di oltre 505 milioni di euro, calamitando lo scetticismo da parte dei suoi revisori che aveva sollevato più di una perplessità sui margini di manovra del club.
Supervisionato con attenzione già nell’estate del 2023, quando però non si erano poste le condizioni per una penalizzazione né in termini di punti né di una retrocessione in una categoria inferiore, il Lione è tornato a far parlare di sé negli ultimi mesi. La sentenza della Direzione Nazionale di controllo e gestione si pone in una posizione diametralmente diversa rispetto a quella evidenziata dal proprietario del Lione, John Textor, che al momento del summit odierno aveva palesato un cauto ottimismo sulla possibilità di trovare un accordo. La sentenza ufficiale, però, ha letteralmente confutato la posizione del numero uno del club francese, la cui posizione è ora sempre più a rischio. Dopo il Bordeaux, dunque, decade un’altra nobile del calcio francese: almeno per il momento, il Lione è stato retrocesso in Ligue 2.
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