Alla vigilia di Italia-Francia, le parole del Ct e del capitano per presentare una sfida sentita e molto importante per chiudere in vetta il girone di Nations League
Italia che ha passato brillantemente il gironcino di Nations League, raccogliendo 13 punti in 5 gare. Ora, la Nazionale di Spalletti vuole chiudere in bellezza. Domani sera, a San Siro, di scena la Francia. Gli azzurri vogliono provare a ripetere l’impresa di settembre, quando a Parigi si imposero sui vice campioni del Mondo per 3-1.
La sfida sarà presentata in conferenza stampa dal Ct Luciano Spalletti e dal capitano, Gianluigi Donnarumma. Su Calciomercato.it, le parole dei due protagonisti, alla vigilia di un appuntamento importante e suggestivo, dove si cercano non solo un altro risultato di prestigio ma anche nuove risposte importanti in termini di prestazione.
Inizia Donnarumma: “Domani sarà una partita speciale, con un grande tifo, non vediamo di affrontarla con la spinta del pubblico. Punteremo a giocare un bel calcio, ma sapendo anche soffrire in alcuni momenti. 71 presenze? Se gioco…(ride, ndr)”.
NUOVA NAZIONALE – “La differenza la sta facendo il gruppo, oltre a quello che sta facendo l’allenatore insieme allo staff. E’ stata trovata la quadratura giusta per fare in modo che l’Italia tornasse a fare l’Italia. Dopo l’Europeo, ci voleva una sterzata. Il difficile è continuare così. L’obiettivo ora è continuare a lavorare e divertirci, facendo divertire la gente. Il gruppo è fatto di gente sana e che si diverte, sto rivedendo lo spirito di Euro 2020. I giovani hanno voglia di dimostrare e di indossare questa maglia, l’impegno è al trecento per cento, poi si può vincere o perdere”.
LA FRANCIA – “Mi aspetto un avversario che pur con un po’ di assenze ha tanta qualità, la conosciamo bene. Non avendo fatto risultato nell’ultima partita, oltre a voler vendicare la sconfitta in Francia, saranno ancora più arrabbiati e motivati. Abbiamo avuto poco tempo per preparare la sfida, ma riusciremo a sistemare quello che dobbiamo. Ci sarà da soffrire, sono tecnici, con grande corsa, conosco i loro attaccanti e so cosa aspettarmi. Lo step in più è la voglia di lottare, di essere aggressivi, di non voler prendere gol e contro di loro sarà ancora più importante”.
MBAPPE – “Non so cosa succede nelle altre squadre, di sicuro è una assenza importante, parliamo di uno dei più forti al mondo. Se ci fosse stato, avrebbe potuto darci molto fastidio. Ma ci saranno altri giocatori che possono crearci problemi. Ci sono Barcola, Kolo Muani, Zaire-Emery che conosco bene, soprattutto Barcola che ha un talento incredibile, i sostituti possono darci fastidio”.
SPALLETTI – “In questo anno mi ha dato una grande mano e lo sta facendo con tutti. Ora, posso dare una mano anche io agli altri ad allenare il proprio talento. Il lavoro è la cosa più importante per restare ad alti livelli”.
FASE DIFENSIVA ITALIA – “Cos’è cambiato? All’Europeo alla fine delle partite pensavo che come squadra facessimo molta fatica a palleggiare e che potevano farci male ogni volta che ci attaccavano. In Francia però si era già vista una compattezza di gruppo diversa, ora la cattiveria è quella giusta. I gol poi si possono prendere, specie quando affronti avversari bravi, ma abbiamo fatto un passo in avanti da questo punto di vista. Alla lunga, avremo risultati importanti continuando così”.
SAN SIRO – “Tornare è sempre speciale, è stata la mia casa per tanti anni e ho moltissimi ricordi splendidi. C’è un’atmosfera diversa da altri luoghi e ci sarà a maggior ragione con 70mila persone. E’ anche merito nostro, ovviamente, lo dirò alla squadra, per aver suscitato nuovamente questo tipo di emozioni”.
BUFFON E GLI ITALIANI ALL’ESTERO – “Posso sicuramente parlare della mia esperienza, è vero che a livello di mentalità un po’ ti cambia. Questo sia in campo che fuori. In Italia sappiamo che c’è molta più tattica, mentre al di fuori si gioca più a viso aperto e si esce dalla comfort zone, è tutto diverso, si cresce molto prima”.
CLIMA DEL GRUPPO PRIMA E DOPO – “Perché prima non ci divertivamo? Non so, ora sono arrivati giocatori molto giovani che vogliono fare gruppo e stare insieme. Non so dire perché, prima eravamo un po’ divisi, poi certamente era colpa nostra e se i risultati non arrivano non aiuta. Il gruppo ora ha qualcosa di speciale, possiamo ottenere grandi risultati”.
Tocca ora al Ct Luciano Spalletti. Si parte dal ricordo di Gigi Riva: “Dobbiamo attaccarci a questo simbolo, usava poco le parole ma determinava con i fatti, ‘Rombo di Tuono’ era un soprannome perfetto per lui. Dobbiamo avere lo stesso modo di fare, mostrare le nostre qualità senza chiacchierare molto ma pensare a giocare”.
MODULO DI GIOCO E CENTRALITA’ DEI CENTROCAMPISTI – “Andavamo cercando un certo disegno e una certa qualità. Per giocare bene, i centrocampisti sono sempre più adatti a interpretare le partite in un modo piuttosto che in un altro. Gli spazi si modificano, sono molto più stretti rispetto al passato. Se poi giochi con tanti centrocampisti bisogna essere ancora più bravi a tenere la palla e giocare nell’angusto. Quando vedo giocare i grandi club penso che la più grande dote che hanno sia fare bene e ripetutamente le cose normali. I dettagli sui giri del pallone e sulla precisione dei passaggi fanno la differenza. Vedo anche le grandi giocate dei campioni, certo che sì, ma dobbiamo riuscire a fare soprattutto questo e farlo con il collettivo”.
BILANCIO – “Se sono contento finora? Non lo so, non ero preparato. 11 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte? Allora va bene (ride, ndr). Di sicuro, una partita si è sbagliata, quella con la Svizzera, me la porto dietro, mi reputo responsabile di quella sconfitta. E’ una partita che dobbiamo ricordare sempre per sapere cosa può succedere se non siamo concentrati. Dopo abbiamo cercato di fare cose differenti e per ora qualcosa l’abbiamo scelta correttamente. Non va dimenticato quali avversari abbiamo affrontato tra gli Europei e la Nations League, squadre fortissime”.
IL NUOVO GRUPPO – “Gli elogi non vanno solo a me, ma a tutti i giocatori, anche quelli entrati dalla panchina, anche quelli che non sono entrati. Con il Belgio, spingevano tutti, questa è una qualità enorme per un gruppo. In questo momento, più che le vittorie, dobbiamo far sentire ai ragazzi che apprezziamo il loro attaccamento alla maglia. Il risultato spesso è una conseguenza di questo”.
TIFOSI FRANCESI CON DISCENDENTI ITALIANI – “Dovunque andiamo troviamo emigrati o affezionati alle sorti della Nazionale, troviamo un abbraccio, questo deve renderci ancora più forti. Dobbiamo farci forza dei numeri televisivi nonostante avessimo la concomitanza con un fuoriclasse come Sinner, tutto questo deve spingerci a fare una prestazione di altissimo livello”.
ATTEGGIAMENTO – “Dobbiamo andare a fare la partita che dobbiamo fare, senza calcoli, senza ragionamenti. Il pareggio può venire fuori solo dalla mancata vittoria di entrambe, per loro sarà molto facile cercare di fare tutto per vincere”.
ITALIA COME IL BRASILE – “Ci piacerebbe prendere qualcosa dai brasiliani, abbiamo fatto vedere che con la palla tra i piedi siamo sulla strada buona, ma dobbiamo ancora imparare tante cose”.
CONDIZIONI DEI GIOCATORI – “Ieri li ho visti solo entrare in palestra e fare lavoro lì. Ho parlato delle condizioni fisiche dopo aver giocato sul campo pesante, ma la verità è che fisicamente ormai questi giocatori sono delle macchine. L’affaticamento secondo me è più mentale che fisico. Se si va a vedere, spesso le squadre con più infortunati sono quelle che hanno maggiori difficoltà dal punto di vista mentale e dell’espressione di gioco. In allenamento, sono sicuro che vedrò tutti andare forte”.
KEAN – “E’ possibile che sia della partita, è in grandissima condizione e può fare tutto, sia nel gioco di sponda che nell’attacco della profondità. Penso fosse subentrato bene con il Belgio, poi riguarderò la partita se voi dite che era entrato un po’ frenato…”.
IL SINNER DELLA NAZIONALE – “E’ bene non fare mai paragoni, quando li ho fatti mi hanno detto sempre di tutto. A me uno come Daniel Maldini mi da’ l’idea di coniugare eleganza, sostanza e facilità di calcio, di poter creare con le sue grandi qualità”.
FORMAZIONE – “Penso di mantenere il telaio della partita precedente”.
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