Le parole di Vlahovic dopo il pari in Nations League contro la Svizzera. Il bomber della Juventus ha servito l’assist dell’1-1 finale
“Non siamo del tutto soddisfatti perché volevamo la vittoria, ma anche questo pareggio diciamo che ci va bene. Ora dobbiamo continuare così perché ci aspetta una partita contro un’avversaria tosta”. Pensieri e parole di Dusan Vlahovic dopo l’1-1 contro la Svizzera che consente alla sua Serbia di portarsi a -2 dalla Danimarca nel Gruppo 4 di Nations League A. E tra due giorni ci sarà proprio lo scontro diretto contro Eriksen e compagni.
Il bomber della Juventus ha servito a Tadic l’assist per il pari finale. Poi a ‘RSI’, la tv elvetica, ha ‘lanciato’ un messaggio forte e chiaro a Thiago Motta e alla dirigenza bianconera, dicendo che preferirebbe giocare affianco a un altro attaccante e non come unico vertice avanzato.
“Avere un partner davanti cambia molto, ma dipende anche dall’allenatore – le parole del classe 2000 – Mitrovic è un giocatore forte che gioca tantissimo sulle sponde e i duelli aerei, così io posso sfruttare le mie qualità, anche perché mister Stojkovic non mi obbliga ad eseguire tanti compiti difensivi”.
“Per un giocatore come me, dalla mia struttura, questo è importante – ha sottolineato Vlahovic in conclusione – Io non sono uno che riesce a correre così tanto. Se corro, molto, poi non sonofresco nella finalizzazione”, ha concluso.
Vlahovic sempre nel mirino: futuro alla Juventus molto incerto
Vlahovic è sempre nel mirino della critica, che comprende anche la maggior parte dei tifosi juventini. Eppure la sua prima parte di stagione è stata più che positiva, con 9 gol messi a segno tra Serie A e Champions. Ma tutti si ricordano quelli sbagliati, che non sono pochi come per ogni centravanti di questo mondo.
Il presente è la Juventus, il futuro non si sa. Già, perché il rinnovo del contratto – in scadenza a giugno 2026 – è ancora oggetto di discussione. Giuntoli punta a un prolungamento con ‘spalmatura’, alias abbassamento dell’ingaggio di 10 milioni netti, di 12 l’anno venturo. Senza un accordo, ecco che diventerebbe pressoché inevitabile la sua partenza da Torino nel prossimo calciomercato estivo.