Il direttore tecnico della Fiorentina premiato al Festival del Calcio Italiano per la scorsa stagione: le sue dichiarazioni
Miglior direttore sportivo della Serie B nella scorsa stagione: questo il premio ricevuto da Roberto Goretti, attuale direttore tecnico della Fiorentina, al Festival del Calcio Italiano .
Il dirigente, lo scorso anno alla Reggiana, a margine della cerimonia di consegna del riconoscimento ha rilasciato alcune dichiarazioni: “La Fiorentina ha la volontà di fare bene giorno per giorno, poi alla fine dell’anno vediamo quale sarà il nostro massimo”.
PALLADINO IN UNA BIG – “Il mister sta dimostrando quanto già dimostrato a Monza, cambiando ambiente e squadra per la prima volta, in Serie A, dimostra di essere una persona molto intelligente, capace e in gamba. Per adesso ha dimostrato che può fare davvero molto bene. Come la Fiorentina deve dimostrarlo ogni giorno fino alla fine della stagione”.
KEAN – “Per tutti i calciatori c’è il timing e l’ambiente giusto. Moise per ora ha trovato la situazione a lui congeniale, esprime le sue capacità. Comunque è un ragazzo giovane, è in una fase di maturazione calcistica e umana, dimostra leaderhip e carisma, anche un grande impegno”.
AFFARE BOVE – “Bove è fondamentalmente un ragazzo molto in gamba, di grande valore e spessore rispetto alla sua età, è un giovane vecchio. Ha grande voglia, volontà e credo che sarà un giocatore molto importante per il nostro club”.
FIORENTINA PIÙ FORTE CON GUDMUNDSSON – “Non possiamo dire come sarà la Fiorentina, in questo mercato estivo si sono poste le basi per una nuova Fiorentina. Il club ha deciso di cambiare filosofia, ora c’è il prossimo passo. Dovremo seguire una certa linea stabilita dai vertici. Gudmundsson l’abbiamo visto in questi allenamenti, è fantastico, fa giocare bene anche gli altri compagni, si è integrato benissimo. Aspettiamo solo che possa dare il suo contributo”.
Calciomercato Fiorentina, Goretti: “Sappiamo dove intervenire”
VICE KEAN E MERCATO GENNAIO – “Pradé e Ferrari guideranno il prossimo step della rosa, fortemente cambiata nell’ultimo mercato. Andremo a continuare il percorso e il lavoro precedente, se troveremo giocatori con la giusta motivazione, nel giusto momento, timing e adatti al modo di giocare della Fiorentina andremo a intervenire. Possono essere tutti o nessuno. La società non è nelle condizioni di essere obbligata a fare delle cose. Sappiamo dove potremmo intervenire, ma si devono creare le giuste condizioni”.
COMUZZO – “Ha fatto davvero molto bene, veramente. Uno dei motivi per cui sono a Firenze è proprio per lui, perché a marzo ho chiamato Pradé per chiedergli in prestito Comuzzo perché alla Reggiana dovevamo sostituire Marcandalli. Mi ha detto vieni a maggio che ne parliamo, poi abbiamo parlato anche di altro”.
TRATTENERE ADLI – “È una decisione che sarà presa più avanti, abbiamo tempo. Yacine si sposa bene col progetto Fiorentina, poi saranno da valutare tutte le situazioni, la volontà del club, del calciatore e del mister, ma è un calciatore che sta bene alla Fiorentina”.
CATALDI E BOVE – “Sono giocatori che hanno esperienza in Serie A, che si sposavano bene con i valori che cercavamo per ripartire con questo nuovo progetto tecnico, la rivincita, dare ai ragazzi la possibilità di dimostrare qualcosa, due giocatori che venivano da esperienza lunghe in un solo club. Possono portare energia positiva, essere dei portatori sani di buone intenzioni”.
BILANCIO – “Non sono bravo a fare bilanci, lavoriamo su qualcosa di concreto e solido, la prima cosa che mi ha detto Pradé è che dovevamo pensare alla Fiorentina del futuro e non di oggi, a costruire qualcosa che possa essere duraturo, avere una sua logica e una sua filosofia. Dovevamo ricostruire la base della squadra, abbiamo tracciato un range di età dai ’97 ai 2002, in quel range dovevamo fare la base della squadra che speriamo parta anche verso il prossimo anno”.