Il presidente del Como Mirwan Suwarso ha parlato a margine del Social Football Summit a Roma, confermando al 100% la fiducia in Fabregas
A prescindere dalla classifica e dai risultati che faticano ad arrivare, tra le rivelazioni del campionato di Serie A c’è sicuramente il Como di Cesc Fabregas. Bel gioco, spesso non tradotto in gol e soprattutto punti. Ma la sensazione costante è che il tecnico spagnolo stia effettivamente costruendo qualcosa di importante. E con lui tutta la società che sta investendo parecchio soprattutto in termini di brand e marketing, insieme agli altri soci come gli stessi Varane e Henry.
A margine del panel in cui è stato protagonista insieme al presidente del Marsiglia Pablo Longoria al Social Football Summit in corso a Roma, il presidente del Como Mirwan Suwarso ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti: “Stiamo facendo molto bene, stanno dimostrando cosa possono fare e cosa possono diventare. A volte siamo stati un po’ sfortunati, i risultati potevano andare diversamente, ma sosteniamo pienamente quello che sta costruendo Fabregas, crediamo in lui al 100%. E non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserverà questa stagione”.
Che tipo di appeal avete ora nei confronti di altri investitori e industrie, come il cinema? “George Clooney ha fatto un grade lavoro per Como, è diventato dei maggiori sostenitori della bellezza di questa città, ogni estate ci sono tante persone famose che arrivano. E ci fa molto piacere che anche il modo di giocare di Fabregas sia un elemento di attrazione, ora che siamo in Serie A speriamo di rimanerci a lungo. Chi viene a Como può scoprire il nostro calcio e divertirsi guardandolo. Certo, oltre al club lo stesso lago porta molta attrattività, stiamo cercando di capitalizzarlo al meglio. Stiamo costruendo un ecosistema che può raccogliere nuovi tifosi, nuovi interessi sotto l’aspetto calcistico e non solo”.
Avete fiducia in lui a prescindere dai risultati o qualcosa sta cambiando? “Crediamo in lui dall’inizio, anche da prima che diventasse il nostro allenatore, ha delineato l’architettura futura di questo club, come volevamo costruirlo, lo sviluppo, lo stile, il tipo di giocatori che voleva. Non siamo preoccupati, crediamo in lui al 100%, i risultati sono temporanei ma quando costruisci una struttura è sempre un qualcosa a lungo termine. Vediamo tante cose positive in quello che stiamo facendo, se non sbaglio ci sono solo due giocatori che sono con noi da due stagioni, 5-6 dall’anno scorso in B. Tantissimi giocatori sono nuovi, c’è bisogno di tempo per diventare una squadra. Non c’è uomo migliore di Cesc per fare questo”.
Qual è il vostro obiettivo principale per i prossimi anni? Volete entrare in Europa entro quanti anni? “Per noi la cosa più importante è che il Como continui a svilupparsi, che giochi come vuole Cesc, importante sarà continuare a stare in Serie A e consolidarsi. Non ci piace fissare obiettivi in maniera specifica, ma finché giocheremo bene e continueremo a crescere servirà tutto a portare questi risultati, sotto l’aspetto sportivo e non solo. Il nostro obiettivo è questo”.
E magari trovare un altro Nico Paz. “C’è un po’ di fortuna ma soprattutto tanti investimenti nella costruzione della squadra, non è solo Nico Paz, c’è Perrone, Fadera che è giovanissimo, Dossena in cui crediamo molto, è una questione di investimenti su giocatori molto giovani. Non sono solo i giocatori che attraggono, ma è il modo di giocare di Fabregas, il brand, che poi porta i calciatori a Como. Sergi Roberto è un esempio che si sta davvero divertendo con noi, Reina che ha 41 anni e ancora si diverte ad allenarsi ogni giorno. C’è qualcosa nell’atmosfera che ha costruito Fabregas, e vogliamo capitalizzare tutto al massimo”.
Sulla prossima partita con la Fiorentina. Cosa vi aspettate? “Mi aspetto che la partita duri 90 minuti, che ci siano due metà campo, undici giocatori per ogni squadra (ride, ndr). Per il resto non ho idea”.
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