Le dichiarazioni del General Counsel e legale del club giallorosso al Social Football Summit. Ecco le sue parole
“Crediamo che Ranieri sia la persona giusta per migliorare i risultati a breve termine, ma guardiamo anche avanti. Importante è non rimanere immobili, vogliamo lavorare sul futuro, cercando di costruire insieme a Ranieri. Il club ha bisogno di qualcuno come lui”, ha affermato subito Lorenzo Vitali.
Sul nuovo stadio – “Sono molto fortunato, sin dall’inizio sono stato coinvolto nel progetto, abbiamo da subito lavorato fianco a fianco col Comune di Roma. Dal General manager al sindaco, fino ai responsabili del progetto, gli assessori, sono stati tutti di grande supporto a questo progetto. Li abbiamo sentiti come parte della famiglia e dobbiamo ringraziarli per l’impegno e il lavoro che stanno facendo. Non c’è uno stadio nuovo in Italia arrivato al punto in cui siamo noi ora. Non mi sto riferendo al rifacimento di uno stadio preesistente, ma un qualcosa costruito da zero. Ovviamente è complicato, molto ambizioso, portarlo avanti in Italia è più difficile. Ma noi siamo focalizzati per lavorare giorno dopo giorno. Sappiamo che presto ci sarà una svolta. Il progetto definitivo sta per essere sottoposto al Comune. Siamo ai punti finali del percorso. Si tratta di un qualcosa di monumentale, è romano nel senso più stretto del termine. Se doveste costruirlo in un’altra città non funzionerebbe, non si integrerebbe nel tessuto di quella città. Sappiamo che è una sfida, ma siamo pronti a fare la nostra parte. Questo può essere visto come l’edificio privato più importante costruito in Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ci sarà la più grande curva Sud del mondo, l’acustica sarà migliorata. Questo solo grazie a Friedkin sta per diventare realtà. Scadenze? Non ci sono”.
Ranieri? “Aumenterà la visibilità della Roma, se si parla di internazionalizzazione della Roma lui è l’uomo giusto. Siamo il club che porta il nome della Città Eterna e dell’impero più lungo nella storia. Dobbiamo necessariamente pensare in modo internazionale se vogliamo essere all’altezza di questo nome. Questo vuole trasmetterci Ranieri. Sta cercando di portare la sua esperienza, è un vero e proprio maestro. L’internazionalizzazione è un percorso, non si fa in un secondo. La Roma vuole perseguire questo obiettivo, tutto quello che la famiglia Friedkin è riuscita a portare a termine negli altri settori. Abbiamo creato un collegamento con il mondo saudita, di carattere economico, vedi lo sponsor. E stiamo cercando di collegare il nome della Roma a marchi locali che hanno uno spirito internazionale, TIM, Fendi, Campus Bio Medico. Sfruttando anche la presenza di Ranieri”.
Sugli infortuni – “Se vogliamo partecipare a una competizione i numeri dei match aumentano sempre di più e questo ha delle ripercussioni. I diritti tv sono una importante fonte di introiti e questi sono collegati al numero di partite. Dobbiamo quindi trovare un equilibrio tra l’obiettivo finanziario e tutto il resto. In primo luogo la salute. Il nostro dipartimento fa un lavoro eccellente. E per essere sportivi bisogna prendersi cura della salute”.
Il calcio è imprevedibile, prima di una stagione cosa si fa per prepararsi a ogni evenienza e farsi trovare pronti? “Stiamo valutando internamente i rischi dal punto di vista aziendale. I club sono sempre più organizzati per affrontare le possibilità variabili e corporativo”. Sui tifosi – “Facciamo totale affidamento sulla loro fiducia, su quello che ci trasmettono, sotto la guida di Ranieri spero sapremo ritornare sul giusto cammino”.
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