Il tecnico ha parlato dell’ipotesi di andare nella Saudi Pro League per una questione economica: come stanno le cose
Non ĆØ diventata la meta capace di spopolare di campioni i tornei europei, ma la Saudi Pro League resta comunque una destinazione attraente, soprattutto dal punto di vista economico.
Ecco perchĆ© la possibilitĆ di trasferirsi in Arabia Saudita continua ad essere tenuta in debita considerazione da calciatori e allenatori, anche di primo livello. Succede in Premier League dove, ad esempio, Salah potrebbe salutare il Liverpool per andare a fare compagnia a Cristiano Ronaldo, ma succede anche in Italia.
Mancini ĆØ stato il primo (anche se ĆØ durato poco), ora c’ĆØ Pioli a guidare l’Al Nassr di CR7, ma non ĆØ detto che la pattuglia non cresca ulteriormente in futuro. Tra gli allenatori che ogni tanto vengono accostati all’Arabia Saudita c’ĆØ anche Gian Piero Gasperini che questa sera,Ā all’evento di presentazione del libro di Luigi Garlando, “Nel mezzo del pallon di nostra vita”, ha risposto anche all’idea di imitare Mancini.
Gasperini in Arabia Saudita: la risposta del tecnico dell’Atalanta
“Presto per dirlo”: cosƬ Gasperini ha risposto a chi gli chiedeva se accetterebbe i soldi dell’Arabia Saudita come fatto da Roberto Mancini.
L’allenatore dell’Atalanta ha perĆ² parlato anche di altro, sottolineando alcuni aspetti del suo modo di vedere il calcio: Ā “Anni fa ho creduto in alcune idee che ora si sono diffuse, soprattutto sul modo migliore di difendere. Nel calcio perĆ² non esiste il copyright: le idee si adattano”.
Quindi una rivendicazione sul suo gioco offensivo: “Mi viene detto molto sul modo di difendere uomo su uomo, poco invece si parla del fatto che le mie squadre facciano tanti gol”. Poi ha espresso la sua opinione sulla diatriba tra gioco e risultato: “Il calcio ĆØ una spettacolo: devi offrire a chi paga qualcosa che piace. Credo che ci siano piĆ¹ possibilitĆ di vincere con il buon calcio. Non ho mai avuto dubbi: una squadra che gioca bene, ha piĆ¹ possibilitĆ di vincere”.