Il Napoli sfida la nuova Roma di Claudio Ranieri al Maradona, un’incognita per il mister azzurro: le parole di Antonio Conte in sala stampa.
Terminata la sosta per gli impegni delle Nazionali, il Napoli scende in campo per la 13a giornata di campionato e affronta la Roma di Claudio Ranieri, il nuovo mister giallorosso arrivato al posto di Juric. Non preoccupano le condizioni di McTominay e Lukaku, che dopo le gare con Scozia e Belgio hanno dovuto superare delle noie fisiche.
A Castel Volturno la conferenza stampa di Antonio Conte che presenta il big match, nonché famoso derby del Sole, in programma domenica 24 novembre alle ore 18:00.
Cosa serve per essere fiero di questa squadra – “Sono passate 12 giornate, ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti. Stiamo facendo bene noi, ma anche gli altri. C’è un po’ di stupore magari nel vedere alcune squadre lì in cima”.
Su Ranieri – “Mi fa piacere incontrare Claudio Ranieri, c’è grande stima nei suoi confronti. C’è un’amicizia. Sono contento per lui. Pensavo che tornasse in panchina con una Nazionale, ha avuto questa possibilità e sono contento. Sarà una partita tosta sia per noi che per la Roma. Non dimentichiamo che hanno fatto un ottimo mercato. Non sta rendendo secondo i reali valori della rosa, mi auguro che tutto inizi a funzionare dopo la partita contro il Napoli”.
Sulle parole post Inter-Napoli e sull’uso del VAR – “Non so se grazie alle mie parole può cambiare qualcosa. Sicuramente oggi abbiamo dei mezzi che ci devono far riflettere. Dopo che Mariani ha preso la decisione, pensavo ci fosse stato un contatto col VAR. Invece è uscito fuori dalla registrazione tra VAR e arbitro questa frase “C’è contatto”. Ma il calcio è un gioco di contatto. Bisogna fare in modo che l’arbitro sia aiutato. Il contatto nel calcio c’è sempre, non è la pallavolo. Mi auguro che le mie parole abbiano fatto riflettere tutti e mi auguro che si utilizzi meglio il VAR. Abbiamo l’opportunità di avere la tecnologia che ci può dare una mano. Se c’è un contatto, uno può anche dire “Vieni a valutare se confermare o togliere”. Non devi essere chiamato per forza al VAR per modificare la decisione, ma puoi anche confermarla. Mi dispiace anche per Mariani, che aveva condotto bene la gara. Mi rendo conto che ha preso questa decisione, ma nessuno l’ha aiutato. Se avesse visto le immagini e avesse confermato il rigore, l’avrei accettato. Ma non lo sapremo mai. Mariani non va censurato. Mi auguro che a livello costruttivo, non a livello polemico, le mie parole abbiano fatto riflettere per il bene del Napoli, del Milan, dell’Atalanta, della Roma, di tutte le squadre”.
Sul ritorno di Lobotka – “Male male senza Lobotka non è andata. Chiariamo bene i fatti, altrimenti si può pensare che Gilmour abbia fatto male. Lobotka è rientrato dalla Nazionale e dovrò fare le valutazioni”
Sulle condizioni di McTominay e Lukaku – “McTominay e Lukaku stanno bene. Olivera si è allenato ieri ed oggi. Valuteremo ogni cosa. C’è ancora un allenamento per smaltire un po’ di fatica”
Sulle buone prestazioni di Ngonge e la possibilità di aumentare il minutaggio – “I calciatori sanno che l’ultima cosa che faccio è guardare il volto quando faccio le scelte. Sta a loro dimostrarmi durante la settimana e durante gli spezzoni di partita di mettermi in difficoltà. Ngonge è un giocatore che rispetto a quest’estate è cresciuto e sta crescendo. E ben venga, perché abbiamo bisogno di avere una sana competizione. Chi gioca deve sapere che c’è qualcuno dietro che sta spingendo”
Sulle parole di Marotta – “Innanzitutto ringrazio Marotta. Per me resterà sempre il direttore, non il presidente. Mi fa piacere che abbia capito che sono una persona intelligente, che faccio una buona comunicazione. Sicuramente non saremo amici e compagni di viaggio, ma avversari”
Sulla difesa – “Buongiorno è un ragazzo molto riflessivo. Affianco ha la fortuna di avere Rrahmani che è un soldato. Mi ha sorpreso, è un computer. Appena gli dici qualcosa, immagazzina e le fa subito. Sono contento con loro. Poi c’è anche Marin, che sta lavorando tanto e sta crescendo; c’è Juan Jesus, un veterano di questo Napoli e che all’occorrenza ci può dare una mano. Ma il lavoro difensivo è fatto bene se lavorano tutti bene. Poi è inevitabile che ci siano delle qualità singole”.
Se ha sentito Ranieri in questi giorni – “Ho fatto una telefonata a Claudio per dargli il bentornato. C’è questo rapporto di amicizia, anche tra le mogli. Lui è una persona davvero di altri tempi. Non puoi che volergli bene. Gli auguro tutto il bene possibile, ma tranne nelle due partite contro il Napoli”
Sulle presenze dei tifosi al Maradona – “Dev’esserci un sano timore di non deludere i nostri tifosi. Quello che possiamo fare è lavorare come stiamo facendo e farlo ancora di più. Abbiamo intrapreso questo lavoro tutti insieme. Si è creato un giusto entusiasmo e calore attorno alla squadra. I ragazzi lo sanno, noi lavoriamo ogni giorno per cercare di non deludere i tifosi. Si può vincere o perdere, ma il tifoso dovrà sempre vedere che noi ce l’abbiamo messa tutta”.
Su David Neres – “Sta lavorando bene, è un’importante risorsa. Stiamo cercando di creargli delle situazioni per esaltare le sue caratteristiche. Sono molto contento di lui. Ha sempre giocato, anche se spezzoni e tranne a San Siro per delle situazioni che si erano create. Può creare sempre qualcosa dal nulla ed è un ragazzo sempre positivo”.
Sulle prestazioni di Meret – “Mi dispiace quando si fanno domande particolari e specifiche. Meret è il nostro portiere titolare. Dietro c’è Caprile che dà buone garanzie. Sono soddisfatto di quello che sta facendo Alex. Non possiamo andare ogni volta a vedere il pelo nell’uovo e creare instabilità al nostro interno”.
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