Il club nerazzurro si muove sul mercato per rinforzare ulteriormente la rosa a disposizione di Simone Inzaghi: due obiettivi nei radar del presidente Marotta
L’Inter si rituffa in clima campionato dopo la pausa delle nazionali e sarà impegnata domani pomeriggio sul campo del Verona nell’anticipo della tredicesima giornata di Serie A.
Una partita speciale per Andrea Mandorlini, ex di entrambe le squadre e campione d’Italia con i nerazzurri nello scudetto dei record con Trapattoni in panchina. Inzaghi e la dirigenza interista seguiranno domani con particolare attenzione Belahyane, baby talento dell’Hellas finito nel mirino anche dei cugini del Milan. Mandorlini consiglia la ‘Beneamata’ sul profilo del giovanissimo centrocampista marocchino: “L’ho seguito con attenzione e mi piace molto. Belahyane sarebbe certamente un profilo giusto per l’Inter dietro Calhanoglu – spiega l’allenatore a ‘Tuttosport’ – È pronto per una big. D’altronde la miglior garanzia è Sogliano: Sean difficilmente sbaglia ed è davvero bravo nello scoprire e lanciare talenti sconosciuti”.
Calciomercato Inter, Mandorlini non ha dubbi: “Prenderei Belahyane e Bijol”
Mandorlini si pronuncia anche sul reparto difensivo dell’Inter in chiave mercato: “A parte Acerbi e de Vrij, non è che la difesa interista sia poi così vecchia. Bastoni e Bisseck sono ancora giovanissimi, Pavard è nel pieno della carriera. Però capisco che un grande club voglia programmare il futuro, anche se uno come Acerbi me lo tengo stretto pure a 36 anni.”
Mandorlini prosegue nel discorso sulla retroguardia nerazzurra: “Tra i nomi che leggo in giro mi piace molto quello di Bijol: lo vedo pronto per fare il grande salto. Lo sloveno ha qualità interessanti e ancora margini di crescita. Adesso però l’Inter deve pensare soltanto ad arrivare in fondo a tutte le competizioni, per la prossima stagione c’è tempo”. Il difensore in forza all’Udinese, oltre all’Inter, è stato sondato anche dalla Juventus.
Infine il paragone in panchina tra Simone Inzaghi e Trapattoni: “Mi ricorda il Trap per la predisposizione alla vittoria, la capacità di entrare nel cuore dei giocatori e creare un ambiente compatto al suo fianco, a partire dalla tifoseria. Giovanni ha vinto tutto e dappertutto, ma Simone sta facendo grandi cose ed è ancora molto giovane come tecnico. L’accostamento ci sta. Se Inzaghi continua così, è sulla buona strada per avvicinarsi ad avere una bacheca come quella di Trapattoni”, conclude Mandorlini.