Le parole del tecnico degli scaligeri nel post partita della sfida contro l’Inter: tanti gli spunti offerti nell’intervista a DAZN
Pomeriggio da incubo per l’Hellas Verona di Paolo Zanetti, che oltre a non impensierire Sommer, si è resa protagonista di errori difensivi che alla fine hanno pesato come una spada di Damocle sul risultato complessivo. A dispetto dell’evidente divario tecnico tra le due squadre, i padroni di casa sono apparsi spenti, svagati in difesa e con poche idee dalla cintola in su. La classifica, intanto, comincia a preoccupare: i gialloblu – che in questa prima parte di campionato non hanno mai pareggiato – si trovano attualmente al quattordicesimo posto in classifica a quota dodici punti, con tre punti di margine rispetto al Lecce terzultimo (con i salentini che, però, hanno una gara in meno). Ai microfoni di DAZN, Zanetti ha svelato come la squadra andrà subito in ritiro per provare a ritrovarsi:
VERONA IN RITIRO – “Oggi penso sia giusto chiedere scusa ai nostri tifosi perché non siamo stati degni di tutta la gente che è venuta a vedere uno spettacolo indecoroso. Volevamo fare tutta un’altra partita; non so quanto la traversa avesse potuto cambiare l’inerzia del match, ma non mi sento di dire che avevamo fatto bene i primi quattro minuti. Abbiamo preso una grandinata: avevamo preparato il match prestando attenzione alla verticale che Thuram va sempre ad attaccare. Abbiamo iniziato a fare fuorigioco sulle palle libere. Scatta qualcosa nella mente dei ragazzi, dobbiamo capire cosa: ecco perché da stasera andiamo tutti in ritiro fino a data da destinarsi fino a quando non ci portiamo ad un livello minimo cui dobbiamo essere, senza nulla togliere la forza dello squadrone che avevamo difronte.
DOVE CAMBIARE L’INERZIA: “Capendo dove si sbaglia e andando in ritiro. In settimana vedo sempre la squadra allenarsi bene, ho dei confronti continui ma in partita si fa altro. Serve unità di intenti per arrivare ad un obiettivo che è ancora alla nostra partita. La nostra posizione in classifica non è disperata, ma non possiamo giocarcelo con questo atteggiamento. Ne sono il principale responsabile”.
ERRORI DI SQUADRA – “Abbiamo fatto una marea di errori: la verità è che diventiamo fragili ogni volta che scopriamo la nostra difesa. Non esiste nel nostro modo di giocare prendere due gol su fuorigioco: lì va tutto in discussione, ma dall’altra bisogna fare bene le cose che si provano. Il ritiro serve soprattutto ad allineare le menti; non siamo mai stati aggressivi, ma bisogna capire perché non riusciamo ad esprimere quello che vorremmo essere”.
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