Per l’attaccante serbo, assente contro il Milan, ci sono ancora discussioni sul rinnovo: l’addio sembra essere già deciso
Dentro o fuori. Per Dusan Vlahovic il momento della verità sta per arrivare. La questione è sempre quella legata al rinnovo di contratto, indispensabile per continuare insieme.
Il serbo è legato al club bianconero fino al 2026, ma l’ingaggio che percepisce per questa e la prossima stagione è il più alto della rosa e fuori dai nuovi parametri imposti dalla dirigenza. Ecco perché da mesi ormai si lavora nel tentativo di trovare un accordo sul prolungamento. Un contratto di qualche anno più lungo e con un ingaggio inferiore a quello percepito attualmente.
Le parti però faticano a trovare un’intesa con l’entourage del calciatore che non sembra disponibile ad accettare una decurtazione troppo sostanziosa allo stipendio. In questo contesto si inseriscono anche le recenti dichiarazioni di Vlahovic che ha spiegato come i compiti difensivi che gli assegna Thiago Motta incidano negativamente sulla sua precisione sottoposta. Parole a cui il tecnico ha risposto nella conferenza stampa pre-Milan, spiegando che alla Juve difendere è un dovere per tutti.
Juventus, Vlahovic via gratis: lo scenario
Che ne sarà allora di Vlahovic? I prossimi mesi saranno quelli del dentro o fuori. In assenza di novità sul rinnovo, a giugno un suo addio diventerebbe una possibilità concreta per evitare poi che nel 2026 arrivi l’addio a parametro zero.
Uno scenario a cui crede il giornalista Fabio Ravezzani che su X dice la sua sul caso che vede coinvolto proprio il numero 9 bianconero: “Vlahovic è un ottimo attaccante, non un fuoriclasse. Viene pagato come tale e la Juve, giustamente, vuole commisurare il prolungamento del contratto al suo rendimento in questi 3 anni. 8 mln sembrano ragionevoli. Lui non ci sta e vuole di più o va a parametro zero. Tutto qui”.
Il dilemma quindi terrà banco ancora per un po’ con la posizione del calciatore che potrebbe però portare ad una separazione. Finale inevitabile se non si arriverà ad un compromesso tra le esigenze del club e le richieste di Vlahovic che intanto sul campo – quando tornerà – dovrà dimostrare di essere un bomber da big.