Il dato rossonero dopo il pareggio con la Juve e un brutto inizio di stagione è impietoso col Milan: bisogna tornare a cinque anni fa
Il match di ieri sera tra Milan e Juventus è stato a detta di tutti un brutto spettacolo. Di sicuro noioso. E non hanno fatto eccezione i protagonisti che sono scesi in campo a San Siro producendo uno 0-0 senza sussulti, senza coraggio né voglia di vincere. Entrambe le squadre hanno puntato a non prenderle, a non perdere punti nella corsa ai propri obiettivi. Che in teoria restano gli stessi, la Champions come minimo ma in realtà lo scudetto da contendere a Inter e Napoli che in questo momento sono avanti.
Se i bianconeri sono ancora attaccati al gruppone che occupa le prime posizioni, i rossoneri invece continuano a non dare grossi segnali in questo senso. Perché la classifica è impietosa, comunque abbastanza chiara. I punti collezionati dalla squadra di Fonseca sono 19 in 12 partite, ovviamente sempre con la gara di Bologna che manca all’appello e il cui recupero resta avvolto nel mistero. Questo si traduce in una distanza di circa 9 punti dallo scudetto (10 se il Napoli centra tre punti con la Roma), 9 pure dalla Champions League se almeno una tra Fiorentina e Lazio dovesse vincere oggi. Anche considerando la partita in meno rispetto alle altre, che comunque va giocata su un campo decisamente ostico, la situazione è tutt’altro che incoraggiante quando siamo a un terzo del campionato.
Milan, peggio di Fonseca solo Giampaolo-Pioli: cosa era successo
Fonseca, nonostante tutto, dice di credere ancora nello scudetto ma i numeri di quest’anno ricalcano quelli di un’altra stagione che era stata decisamente pessima. Per trovare un andamento del genere nelle prime 12 gare di campionato del Milan, bisogna tornare dritti all’annata 2019/20. In panchina c’era Marco Giampaolo per le prime sette giornate (appena 3 vittorie con 4 ko) e poi Stefano Pioli nelle altre cinque. Totale 13 punti, una miseria.
I rossoneri hanno poi chiuso al sesto posto quel campionato con 66 punti, frutto della rimonta partita dopo la disfatta di Bergamo con l’Atalanta che lo stesso Pioli ha individuato come la prima pietra per lo scudetto. Ma ora la media è di 1.46 a partita, insufficiente per pensare anche solo a un piazzamento europeo. Giampaolo cinque anni fa era stato esonerato a inizio ottobre, quando la media era di 1.29 (insomma non così lontani), tra l’altro dopo una vittoria in casa del Genoa. E intanto i tifosi fischiano.