La diagnosi fuga ogni dubbio: sarà sicuramente indisponibile in vista della sfida di Champions League contro i nerazzurri
Il pokerissimo con il quale l’Inter si è imposto al ‘Bentegodi’ di Verona è stato letteralmente un avviso ai navigante. La compagine di Inzaghi c’è e venderà cara la pelle in un campionato molto equilibrato nel quale ogni partita ricopre un peso specifico non indifferente. Il fatto di aver impresso una sterzata importante anche al proprio cammino nella fase a gironi di Champions League non è un dettaglio trascurabile.
A tal proposito, emerge una novità degna di nota. Le prossime due gare ‘europee’ di Thuram e compagni saranno contro due squadre tedesche: martedì i nerazzurri se la vedranno con il Lipsia a San Siro, mentre il dieci dicembre voleranno in Germania per affrontare un Bayer Leverkusen che, però, dovrà fare i conti con un’assenza importante. L’infortunio patito da Martin Terrier, infatti, è più grave del previsto. Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto l’attaccante francese classe ’97 hanno infatti evidenziato la frattura dell’avambraccio destro. Sebbene non sia necessaria l’operazione chirurgica, Terrier dovrà stare fermo ai box per circa un mese.
Bayer Leverkusen, diagnosi UFFICIALE: frattura per Terrier
A rivelarlo è il profilo ufficiale delle ‘Aspirine’, che fissa il rientro di Terrier a cavallo del nuovo anno. Xabi Alonso sarà dunque costretto a fare a meno di una pedina importante per le sue gerarchie. La qualità e l’intraprendenza di Terrier, infatti, hanno spesso regalato soluzioni tattiche interessante ai rossoneri di Germania che, però, almeno in questa prima parte di campionato non sono riusciti a replicare la spaventosa continuità di rendimento messa in mostra nella scorsa stagione.
Spetterà a Xabi Alonso trovare le contromisure necessarie per gestire al meglio le risorse dei propri jolly offensivi. Rotazione che, del resto, lo stesso Inzaghi è stato chiamato ad applicare nel corso della trasferta di Verona. Con Lautaro Martinez out, il tecnico piacentino non ha avuto remore nel dare fiducia a Correa che, come ammesso dallo stesso tecnico nerazzurro, avrebbe comunque giocato titolare al ‘Bentegodi’.