La Juventus e il suo direttore tecnico finiscono nuovamente nel mirino: contestato l’operato degli ultimi mesi
Non passerà di certo alla storia per la sua spettacolarità, anzi di sicuro lo farà per il motivo opposto, Milan-Juventus giocata a San Siro in un freddo sabato pomeriggio di novembre. Una partita in cui però qualcosa di positivo c’è per i bianconeri, che nonostante una situazione preoccupante in termini di assenze sono riusciti a mantenere l’imbattibilità in campionato e portare a casa un punto prezioso per la classifica.
L’Inter, vittoriosa a Verona poche ore prima, allunga, ma poco male, la squadra di Thiago Motta rimane agganciata al gruppone di testa. Con l’obbligo, tuttavia, nelle prossime partite di tornare a vincere e di riuscire a recuperare, laddove possibile, un po’ di brillantezza offensiva, che a Milano è totalmente mancata. Le attenuanti, per le assenze di cui sopra, ovviamente ci sono, ma il tema chiama in causa, altrettanto naturalmente, l’operato della società, che nonostante un mercato estivo con numerosi acquisti e delle spese non indifferenti ha lasciato nella rosa alcune lacune non da poco. Come quella in attacco, ritrovatosi improvvisamente spuntato dopo lo stop di Vlahovic, visto che Milik sarà ancora ai box per un po’.
Juventus, Giuntoli sotto accusa: “Non si può avere un solo attaccante di ruolo”
Un peccato originale che viene reputato imperdonabile, alla luce di quanto accaduto a San Siro e non solo, con la dura critica a Giuntoli e a tutto lo staff dirigenziale bianconero che arriva dal giornalista ‘Rai’ Paolo Paganini.
Come spesso accade, Paganini ha commentato la gara disputata dalla Juventus, soffermandosi prima sulla bruttezza a carattere generale della partita e poi su una situazione, nel club bianconero, a cui dovrebbe essere posto rimedio quanto prima. “Milan-Juventus è stata una delle partite più brutte e insulse finora – ha spiegato in un post sul suo profilo ‘X’ – Ma un club come la Juventus non può avere una sola punta di ruolo e quando questa non c’è è il centrocampista che va a fare il centravanti. E’ stato come all’oratorio, quando si chiamava il parroco a giocare quando mancava qualcuno”. Da Giuntoli e dai suoi collaboratori, dunque, si attendono correttivi sul mercato di gennaio.