Il Bologna cade rovinosamente all’Olimpico contro la Lazio, con il rosso a Pobega che però condiziona parecchio il match: in conferenza le parole di Vincenzo Italiano
Il Bologna si mangia le mani per il ko in casa della Lazio che poteva essere una grande occasione per recuperare punti sul gruppo di testa, ma cade 3-0 all’Olimpico in un match sicuramente condizionato dall’espulsione di Pobega.
Nel postpartita il commento di Vincenzo Italiano e di Sam Beukema.
Episodio determinante l’espulsione di Pobega. “Io mi arrabbio perché è un qualcosa che ripetiamo ogni giorni, in ogni allenamento, in ogni riunione tecnica. In questo calcio dove tutti palleggiano e hanno qualità, regalare un uomo è come regalare la partita e gli avversari. Con due punte e tre centrocampisti abbiamo provato a portarli fino alla fine. Ma contro questa Lazio giocare uno in meno è difficilissimo. Mi dispiace aver tolto Orsolini e Karlsson. L’inferiorità numerica ha decretato la fine della partita. Peccato, ci tenevamo a fare la prestazione, spero ci serva da lezione. Pensiamo a mercoledì e cerchiamo di fare le cose per bene”.
C’è anche altro che non le è piaciuto? “Se analizziamo fino all’espulsione, la partita mi era piaciuta tantissimo. Dal momento che però sei rimasto in 10 non c’è più partite, c’è solo da rincorrere, fare il segno della croce. Poi la Lazio l’ha sbloccata e ha giocato diversamente ma fino al rosso stavamo facendo una ottima gara. Sapevamo che dovevamo faticare in 11, figurarsi in 10. Non c’è nient’altro da dire. Senza un uomo è solo difesa a oltranza, questo i ragazzi lo sanno. Poi dispiace anche per il grande dispendio di energie, perché mercoledì torniamo in campo. I ragazzi hanno corso il triplo e non va bene”.
Come sta Ferguson? “Sta bene dal punto di vista clinico, ora bisogna fargli aumentare i minuti, il ritmo. Quando li avrà avremo a disposizione un altro calciatore. Metterlo dentro stasera non era congeniale, abbiamo evitato, ma sta recuperando”.
Avete giocato tante partite di livello contro squadre importanti, qual è il segreto che ha visto in questa Lazio e le differenze con la Roma? “Me la spiego perché ha giocatori forti, Baroni ha trovato la chiave, fanno risultati, se arrivi qui è difficile, l’ambiente spinge, i giocatori di livello hanno la personalità di guidare questa squadra. In panchina ne parlavamo, era già tosta in parità numerica. Complimenti alla Lazio, in questo momento è una squadra che sta bene, è pericolosa e difficile da affrontare”.
Con i cambi voleva gestire il pallone e far stancare la Lazio? “L’idea era di non lasciare la punta in balia dei loro difensori. Fino al gol loro non avevamo rischiato nulla, sbloccato il risultato si è sbloccata anche la testa della Lazio”.
Ha colpito la partita di grande sacrificio e intelligenza di Castro, anche in inferiorità. Che margini ha? “Castro è forte, ha 20 anni, ha tutto per diventare un grandissimo giocatore. Oggi l’ha dimostrato anche in un momento diverso da quello che poteva essere legare il gioco, attaccare la profondità, si è messo a diposizione con un grande sacrificio ed è una grande dote per uno così giovane. Lui è un calciatore importante, ha margini enormi di miglioramento e sono convinto che con la testa che ha che davanti a lui c’è un grande futuro”.
Sulla solidità difensiva e i tanti giovani. “Parlare di un 3-0 dopo che eravamo in crescita mi dà tanto fastidio, potevamo fare la prestazione, fermare questa crescita e solidità mi dà fastidio. Ma è andata così, dobbiamo imparare la lazio. Non deve accadere di frequente. Urbanski, Dominguez, Castro, Ilig, Fabbian, tutti giovani forti e bravi, devono crescere e lavorare, tanto da imparare, è un piacere lavorare con questi ragazzi per l’abnegazione. Qualche errore può capire, se ne capitano meno è meglio, soprattutto gli errori di concetto che fanno arrabbiare noi allenatori. Sto soffrendo anche se non lo do a vedere. Abbiamo tante competizioni”.
Differenze tra Lazio e Roma? “Che oggi giocavamo con uno in meno, questa è la differenza. Fino all’espulsione avevamo giocato bene, era una partita in cui entrambe stavano facendo bene. Sapevamo che sarebbe stata difficile, perché la Lazio è anche forte. Abbiamo preso gol da calcio d’angolo e non dobbiamo prenderlo, così come gli altri due dopo. Oggi ero un po’ frustrato, dobbiamo continuare verso la prossima”.
Come sta Pobega? Gli avete detto qualcosa al rientro? “Lui era in silenzio, un po’ triste e frustrato. Noi siamo con lui perché siamo una squadra. Questo succede nel calcio. Lui deve continuare così, con la Roma ha giocato una grande partita, quindi dobbiamo continuare insieme e pensare alla prossima”.
Come ti stai trovando con Casale? “Mi trovo molto bene con tutti, lavoriamo bene ogni giorno in allenamento. Nico è un ragazzo fantastico, si trova anche molto bene a Bologna, abbiamo bisogno di lui perché è forte.
Come mai state segnando così poco? “Secondo me facciamo sempre il nostro massimo in allenamento, i nostri attaccanti sanno che loro devono fare gol. Arriveranno anche quelli”.
Sul gol di Gigot l’hai perso tu, come mai? “Non l’ho ancora rivisto, ma qualcuno ha spizzato il pallone, credo Moro, ed era così molto difficile da difendere. Ma dobbiamo ricordarci che non possiamo prendere gol su calcio d’angolo, soprattutto quando siamo uno in meno. Ci siamo sempre allenati su queste situazioni, putroppo abbiamo preso questo gol e dobbiamo continuare ad allenarci”.
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