Arriva l’annuncio ufficiale sul ritiro dopo aver vinto tutto in carriera: addio allo sport solamente a 30 anni. I tifosi restano senza parole
Dire addio alla propria carriera agonistica non è mai facile per nessuno. Soprattutto se sei stato un vincente, smettere di performare come atleta è una delle più grandi paure che decine e decine di talenti hanno affrontato nella propria vita. Quando arrivi al top e poi scegli di ritirarti, la decisione non sarà stata di certo facile e spesso verrà anche condizionata da questioni fisiche o estremamente personali.
Se poi scegli di dire addio al tuo sport dopo appena 30 anni, vuol dire che la tua storia non sarà stata come tutte le altre. Magari la tua carriera sarà stata costellata di successi e momenti intensi, ma è proprio lontano dai riflettori che viene il difficile. In molti si gettano poi nei ruoli più disparati: da dirigenti ad allenatori, passando per opinionisti. L’obiettivo per diversi ex atleti è quello di non allontanarsi definitivamente da quel mondo.
Emma Mckeon si ritira a 30 anni: ha vinto tutto in carriera
Protagonista della storia di oggi è Emma McKeon, l’atleta olimpionica più vincente nella storia dell’Australia. Nella giornata di oggi, a soli 30 anni esatti, ha annunciato il suo ritiro. Già dopo l’Olimpiade di Parigi della scorsa estate era stata condivisa questa notizia, confermata proprio in queste ore dalla diretta interessata.
La nuotatrice, nata nel maggio del 1994, ha ottenuto ben 14 medaglie olimpiche in carriera, rappresentando la sua Australia alle Olimpiadi di Rio 2016, Tokyo 2020 e Parigi 2024. Ha conquistato l’oro singolo, sia nei 50, che nei 100 stile libero in Giappone. La stessa McKeon ha rilasciato delle parole su Instagram che ufficializzano il suo addio dal nuoto.
“Se penso a quella giovane ragazza, credo avessi 17 anni quando mancai Londra, nessuno avrebbe potuto dirle che sarebbe andata avanti a fare tutto questo. Si tratta solo di perseverare: ci sono alti e bassi. Devi continuare ad andare avanti e a fare un passo alla volta. Non riesco a credere dove sono ora e come ci sono arrivata”. Ha scritto l’atleta.
Poi ha aggiunto: “Quella di Parigi è stata sicuramente la preparazione più difficile che abbia mai affrontato. Ho perso molta fiducia nel mio nuoto e ho sentito una grande pressione per ripetere ciò che avevo fatto a Tokyo. Ma sono orgogliosa di come l’ho gestita e fiera di essere riuscita a dare il massimo per la mia squadra, nonostante i dubbi su me stessa. Ora però sono decisamente pronta per la prossima fase della mia vita, e sono entusiasta per ciò che verrà. Non credo di aver avuto il tempo di riflettere su tutto ciò che ho vissuto”.
Infine, su di lei, si è espresso anche Michael Bohl, suo allenatore, che ha dichiarato: “È un’atleta di successo silenziosa, odiava le attenzioni, non cercava notorietà, ma era estremamente orgogliosa di rappresentare il suo paese e sostenere i suoi compagni di squadra. Vincere quei 100 stile libero a Tokyo è stato un momento straordinario per me … ma anche il suo primo oro a Rio“.