La squadra di Di Francesco domina il match ma non concretizza, Giampaolo debutta con un successo grazie al danese
Debutta con un successo importantissimo Marco Giampaolo. A Venezia passa il Lecce nello scontro salvezza grazie ad una rete nel secondo tempo di Dorgu.
Il danese firma la vittoria dopo una gara condotta in lungo e largo dai padroni di casa. La formazione di Di Francesco ha il difetto di non concretizzare l’enorme mole di gioco e finisce per perdere una partita in cui giĆ con il pareggio avrebbe avuto molto da recriminare. I salentini ringraziano Falcone, sempre pronto a rispondere ai tentativi avversari.
Il portiere del Lecce dice no nel primo tempo in due occasioni a Oristanio e dove non arriva lui ci pensa la traversa a negare il gol a Idzes. Nella ripresa il copione ĆØ lo stesso con Falcone che si supera su Busio e dice no anche al 55′ su una pericolosa conclusione di Duncan. Il gol del Venezia sembra essere nell’aria ed invece a passare in vantaggio ĆØ il Lecce.
Venezia-Lecce 0-1: decide Dorgu, la classifica
Contropiede magistrale quello orchestrato da Gallo che si invola sull’out sinistro e serve poi un preciso pallone che Dorgu di piatto butta alle spalle di Stankovic.
Ć il gol che fa esplodere la panchina giallorossa e mando nello sconforto quella del Venezia. I padroni di casa faticano a reagire e nei minuti finali non riescono quasi mai a creare pericoli dalle parti dell’insuperabile Falcone. Gli ultimi minuti il Venezia attacca a pieno organico, ma il Lecce tiene botta e porta a casa tre punti preziosi. Di Francesco ĆØ sempre piĆ¹ ultimo, mentre Giampaolo bagna con un successo importante il suo ritorno in panchina: con questi tre punti i giallorossi lasciano la zona retrocessione e salgono a quota 12 punti in classifica.
VENEZIA-LECCE 0-1: 70′ Dorgu (L)
CLASSIFICA SERIE A: Napoli 29 punti, Atalanta, Inter, Fiorentina e Lazio 28, Juventus 25, Milan* 19, Bologna* 18, Udinese 17, Empoli 16, Torino 15, Roma 13, Lecce, Parma e Verona 12, Cagliari e Genoa 11, Como 10, Monza 9, Venezia 8.
*una partita in meno