Nuovo stop in casa Juventus, infermeria più affollata che mai tra i bianconeri: per il match contro l’Aston Villa uomini contati
Il calendario fitto di appuntamenti e la gestione sempre più complicata delle energie fisiche non giocano, in questo momento, decisamente a favore della Juventus. Che sta provando a tenersi a galla nonostante le numerose difficoltà, ma riscontra sempre maggiore affanno, con la lista di indisponibili che rischia di allungarsi ulteriormente.
Thiago Motta è andato a giocare contro il Milan con gli uomini a dir poco contati, specialmente nel reparto offensivo. Senza un solo attaccante centrale di ruolo, adattando in quella posizione Koopmeiners e con qualche sganciamento a turno di Yildiz, McKennie e Conceicao, per dare meno riferimenti possibili, ha gestito una gara fatta di attenzione, possesso palla prolungato quanto possibile, per limitare i danni e lo 0-0 in qualche modo ha premiato le sue scelte. Un risultato da considerarsi positivo vista la situazione di emergenza, che però continua e anzi si aggrava, in vista del match di dopodomani in Champions League contro l’Aston Villa, che potrebbe essere cruciale per le ambizioni continentali dei bianconeri. Non recupererà nessuno dei vari infortunati, si confermeranno dunque le assenze dei vari Douglas Luiz, Vlahovic, Nico Gonzalez. E un altro stop potrebbe ridurre ulteriormente le scelte a disposizione del tecnico.
Juventus, che guaio: si ferma anche McKennie, le sue condizioni
Quest’oggi, infatti, non si è allenato Weston McKennie. Lo statunitense non ha preso parte alla seduta per un affaticamento muscolare, che andrà monitorato nelle prossime ore con grande attenzione.
Ci sarà da capire se la sosta precauzionale avrà sortito qualche effetto e se il giocatore sarà arruolabile per la partenza per l’Inghilterra. Oppure se il problema sia abbastanza serio da sconsigliarne l’utilizzo, per evitare un infortunio ancora più pesante. A oggi, dunque, la presenza di McKennie a Birmingham è in forte dubbio. E per Thiago Motta avere un’altra opzione in meno tra centrocampo e attacco non fa certo una differenza di poco conto, in questo momento.