Niccolò Pisili riceve il Premio Beppe Viola e parla della situazione di classifica della Roma, del ko di Napoli e chiosa sul rinnovo di contratto
Non è di certo il momento migliore per la Roma, che ieri sera è incappata nell’ennesima sconfitta stagione in casa del Napoli, che lascia i giallorossi a quota 13 punti in campionato, mai così male da quasi 40 anni.
Tra le note positive, forse l’unica, di questa annata è Niccolò Pisilli che si è conquistato un posto di rilievo nella formazione titolare della Roma. Oggi il classe 2004 ha ricevuto il Premio Beppe Viola che è andato in scena questa mattina al Coni. A Calciomercato.it ha parlato del ko al Maradona e di una classifica disastrosa, in cui il giovane centrocampista ha giocato esterno: “È un onore ricevere questo premio così prestigioso in questa sala. Ranieri ha preparato la partita in quel modo. È fondamentale giocare e sono contento, poi la partita non è andata nel migliore dei modi e la posizione conta poco. Ringrazio il mister che mi ha fatto giocare. Se ci spaventa la classifica? Il campionato è ancora lungo. Ce la possiamo ancora giocare e lottare per le posizioni europee. Manca ancora un girone e bisogna crederci fino alla fine”.
Ora ci sarà la partita di Europa League in casa del Tottenham: “Siamo su tre competizioni e ci focalizziamo su questo senza tralasciare nulla. Un elemento della partita di ieri da cui possiamo ripartire è che l’atteggiamento è stato quello giusto. C’era voglia di non prendere gol e stare compatti. Ci siamo comportati da squadra. Purtroppo abbiamo concesso un gol ed è andata male ma l’atteggiamento era quello giusto”. Infine una battuta sul rinnovo: “È una questione che non mi preoccupa. Non c’è nessun problema con la società e c’è tempo. Se ne occupa il mio agente”.
Al momento della premiazione sul palco, il giocatore ha poi aggiunto: “Sono entrato alla Roma a otto anni e ho fatto tutto il percorso nel settore giovanile. Giocare con la prima squadra è stato il coronamento di un sogno, Trigoria è diventata la mia seconda casa. Per ora sto vivendo un sogno a occhi aperti, spero possa continuare il più possibile. È ancora presto per dire che ho conquistato tutti, sono un ragazzo e devo crescere giorno dopo giorno. Solo tra qualche anno si potrà dire quello che ho conquistato. È un periodo difficile per la Roma, ma il campionato è ancora molto lungo e siamo in tempo per rialzarci. Non ho un giocatore in particolare come riferimento, mi piace molto vedere il calcio e cerco di apprendere da tutti i giocatori che osservo. Ogni allenatore ha le proprie idee, noi dobbiamo solo interpretare al meglio ciò che ci chiedono, vediamo cosa riusciremo a ottenere con Ranieri. Il sogno più grande è vincere il mondiale con l’Italia e uno scudetto con la Roma”.