Le dichiarazioni di Paulo Fonseca al termine della sfida di Champions League in Slovacchia, valevole per la quinta giornata
C’è davvero solo il risultato da salvare per un Milan che fatica terribilmente contro lo Slovan Bratislava. Il Diavolo subisce davvero tanto, ma alla fine la spunta grazie alle giocate dei suoi attaccanti.
C’è però poco da sorridere per Paulo Fonseca, nonostante la vittoria: “La cosa più importante era conquistare il successo e lo abbiamo fatto”, afferma subito il mister in conferenza stampa.
Poi si parla dei tanti problemi difensivi del Diavolo: “Non è normale come abbiamo preso gol, abbiamo sbagliato le marcature preventive in almeno 4-5 occasioni, ma anche l’arbitro ha sbagliato nell’ultimo gol”.
Fonseca continua a rispondere in merito ai troppi gol subiti in questa stagione: “Siamo migliorati in tante cose – prosegue il mister -, non siamo una squadra uomo a uomo, ma penso che siamo più uniti come squadra, anche nel recuperare il pallone siamo cresciuti. Oggi siamo più corti da quando abbiamo iniziato, oggi abbiamo sofferto soprattutto nel momento di pressione. I gol subiti non sono questione tattica, ma di lettura del momento. Impazzisce per certi errori? Ovviamente, io ero un difensore centrale. Mi piace attaccare, ma penso che per essere forti in avanti bisogna difendere bene. Lavoro tanto su questo e nella mia carriera non ho mai lavorato così tanto su questo aspetto”.
Slovan Bratislava-Milan, Fonseca: “Pulisic mi ha chiesto il cambio”
L’aspetto positivo della serata è certamente la possibilità di vedere il Milan chiudere tra le prime otto in classifica: “Fare nove punti nelle ultime tre partite dà certamente fiducia – prosegue il mister -. Siamo in una buona posizione in classifica e possiamo arrivare tra le prime otto. E’ un qualcosa che in pochi pensavano potesse succedere”.
Arriva infine una battuta sulle condizioni di Pulisic e Leao: “Christian mi ha chiesto il cambio. Leao? Mi avevano detto che non stava bene dopo il gol, ma lui mi ha detto che era ok. A fine partite mi ha detto che ha sentito qualcosa, ma niente di particolare”.