L’allenatore giallorosso prende la parola alla vigilia della sfida con i londinesi, fondamentale per il cammino europeo della Roma
La Roma torna a giocare in Europa League. Nella missione di Claudio Ranieri, oltre a risollevare i giallorossi in campionato dove la classifica è pessima, c’è anche quella di migliorare la situazione in campo internazionale, visto che ora i giallorossi sono ventesimi a 4 punti dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale.
Domani sera la sfida insidiosissima, anche se affascinante, nella sua Londra contro il Tottenham che di punti ne ha 9 ed è reduce dalla vittoria roboante in casa del Manchester City. Claudio Ranieri ha parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia alle ore 20 dallo stadio degli Spurs. Calciomercato.it ha raccolto le sue dichiarazioni:
NON SOLO PER LA CLASSIFICA – “La partita di domani conta per la classifica ma anche per il morale.. Non sarà facile, anche perché il Tottenham è in un momento di forma eccellente. È una squadra che macina gioco e che ti martella. Non ci faranno respirare. Giocano il tipo di calcio che piace a me. Postecoglu sta facendo un lavoro eccellente, gli faccio i miei complimenti. È una partita che da tantissimo stimolo. Non sarà un’amichevole, giochiamo contro una squadra che è fantastica. Servirà una Roma intelligente e scaltra contro di loro. Io tengo a tutte le competizioni”.
HUMMELS E NAPOLI – “Preciso che Hummels ha parlato per il suo spessore internazionale, non è pretattica. Ancora devo parlare con i ragazzi, ma sono sereno perché la prestazione fatta a Napoli non mi è dispiaciuta. Abbiamo perso per un indecisione, per una mancanza di visione in traiettoria, ma la squadra ha reagito bene e ha lottato fino in fondo cercando il pareggio. Era quello che avevo chiesto, di dare tutto e uscire dal campo soddisfatti di aver dato tutto. Siamo stati un pochino titubanti nell’attaccare, però la prestazione c’è stata. Siamo come quel malato che sta lì e arriva il dottore cercando di trovare l’antidoto per cercare di far reagire il paziente”.
DYBALA – “Si è allenato e non soffre di alcun dorolino. Deciderò domani, ma ripeto: un conto è averlo, un altro no. A Napoli l’ho portato solo perché voleva stare con la squadra. È un ragazzo attaccato ai compagni. L’ho messo gli ultimi 3′ per vedere se poteva fare qualcosa, ma gli ho detto ‘non farti male’…”.
LEICESTER – “Se sarei tornato ad allenare anche per il Leicester? Quando mi sono ritirato non pensavo minimamente di ritornare e non me lo sarei mai augurato. Lo avrei fatto solo per la Roma e per il Cagliari. Auguro comunque al Leicester di poter uscire da questo periodo, perché sono una grande società. E Vardy anche continua a segnare”.
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