Il Manchester City sta attraversando uno dei periodi più difficili degli ultimi vent’anni, e anche per Pep Guardiola questa rappresenta una fase critica della carriera
Il tecnico catalano non aveva mai subito cinque sconfitte consecutive. Sebbene questa serie negativa si sia interrotta con un pareggio, il 3-3 contro il Feyenoord in Champions League ha il sapore amaro di una sconfitta.
La squadra inglese, in vantaggio per 3-0 fino al 76’, è stata raggiunta da una clamorosa rimonta degli olandesi, favorita da gravi errori difensivi. Dopo la partita, Guardiola ha mostrato evidenti segni di frustrazione e stress. Durante la conferenza stampa e le interviste post-gara, il tecnico si è presentato con graffi sul volto, autoinflitti in un gesto di auto-punizione.
Alla domanda di un giornalista sul perché di quei segni, l’allenatore ha risposto con toni amari: “I graffi? Me li sono fatti da solo. Voglio farmi del male”. Una dichiarazione che sottolinea l’intensità della sua delusione e il peso della situazione. La stagione del City, finora, è diventata un incubo. Negli ultimi sei incontri la squadra non ha mai ottenuto una vittoria. La striscia negativa è iniziata con tre sconfitte per 2-1 in Premier League e Carabao Cup, seguite dal pesante 4-1 subito dallo Sporting Lisbona nella partita d’addio di Amorim.
A peggiorare il quadro, lo 0-4 incassato in casa contro il Tottenham. Questi risultati hanno alimentato dubbi sulla solidità del gruppo e sulla capacità del tecnico di gestire una crisi così profonda.
Contro il Feyenoord, la partita sembrava nelle mani del City. Dopo il vantaggio su rigore di Haaland nel primo tempo, sono arrivati i gol di Gundogan e ancora di Haaland, che hanno portato il risultato sul 3-0. Tuttavia, negli ultimi quindici minuti di gioco, la difesa si è disgregata, permettendo agli olandesi di segnare tre reti e di completare una rimonta spettacolare.
Guardiola ha commentato così la gara: “Questo pareggio è per noi come una sconfitta. Abbiamo concesso troppe opportunità. Nella prima parte della partita abbiamo giocato bene, poi tutto è diventato difficile. È un momento in cui siamo fragili: avevamo bisogno di fiducia e di una vittoria, ma abbiamo trovato solo problemi”.
Il tecnico ha aggiunto che alcuni errori non sono accettabili, soprattutto in una competizione come la Champions League. Resta ora da vedere come il Manchester City reagirà a questa crisi, mentre Guardiola sarà chiamato a ritrovare la compattezza della squadra per salvare una stagione che rischia di deragliare completamente.
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