Il caso si sta trascinando ormai da diverse settimane, calamitando in modo importante l’attenzione mediatica: ecco cosa sta succedendo
Non sono pochi i temi giudiziari che in tempi e in modi diversi stanno letteralmente calamitando l’attenzione mediatica. Almeno in questo frangente della stagione, però, la Serie A o comunque risvolti squisitamente italiani stanno ricoprendo scenari periferici. A tenere banco, infatti, sono soprattutto le vicende di casa City, con il maxi processo legato alle 115 presunte violazioni delle regole finanziarie ormai sulla cresta dell’onda da diversi mesi.
A tal proposito emergono ulteriori indiscrezioni dall’Inghilterra, riferite più nello specifico dal Times. Secondo quanto riferito, infatti, è piuttosto complicato che il verdetto definitivo a conclusione del processo arrivi prima della fine di maggio. Il che – se confermato – creerebbe un effetto domino clamorosamente impattante per la Premier League, a campionato finito. L’indiscrezione del ‘Times’ corrobora quella de ‘The Lawyer’, che ha riferito come l’udienza presso l’International Dispute Resolution Centre di Londra sia stata al momento sospesa. I legali che difendono rispettivamente il City e la Premier League stanno infatti preparando le arringhe conclusioni, facendo slittare i tempi complessivi inizialmente previsti.
Sentenza Manchester City, la data da cerchiare in rosso
Dopo aver ufficializzato il rinnovo di Pep Guardiola, insomma, si prospetta un inverno piuttosto movimentato per i Citizens. Ricordiamo come il tecnico spagnolo abbia promesso di restare sulla panchina del club inglese anche in caso di retrocessione del City, eventualità che non può essere affatto esclusa.
In uno scenario che potrebbe cambiare da un momento all’altra, intanto, non è affatto passata inosservata la mossa di quattro big inglesi (Arsenal, Liverpool, Manchester United e Tottenham), che hanno presentato notifiche legali riservandosi il diritto di chiedere un maxi risarcimento nel caso in cui fossero accertate gravi violazioni. Il City, infatti, è accusato di non aver fornito informazioni finanziarie trasparenti per nove stagioni, in particolare dal 2009-10 al 2017-18. A ciò bisogna aggiungere anche la disputa legata ai dettagli sulla remunerazione nei contratti con i calciatori tra il 2010-11 e il 2015-16. Insomma, tutta la Premier League guarda con attenzione al nuovo scenario: la sentenza che scriverà la parola fine sul maxi processo, però, non è affatto imminente.