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Europa league

Lazio, Baroni: “Rigore incommentabile”. Poi l’allarme su Vecino e Dia

Marco Baroni ha parlato nel postpartita di Lazio-Ludogorets, soffermandosi sul rigore incredibile non dato a Isaksen e le condizioni di diversi giocatori

La Lazio impatta 0-0 contro il Ludogorets, ma ha senza dubbio da recriminare per il rigore incredibile non dato per il fallo su Isaksen al 73′.

Marco Baroni (LaPresse) – calciomercato.it

Nel postpartita il tecnico biancoceleste ha parlato dell’episodio, ma anche dell’umore della squadra e delle condizioni di diversi giocatori che accendono l’allarme in vista delle prossime partite. Le sue dichiarazioni in conferenza stampa:

Cosa ha detto all’arbitro? “Non voglio commentare l’arbitraggio, se esci con 6 mmoniti contro 2 dopo che hai passato la partita ad attaccare, più l’episodio incommentabile. Non gli ho fatto i complimenti di certo. L’arbitro dovrebbe avere spirito sportivo, ma non recriminiamo sugli arbitraggi, perché non sono cose che posso gestire. Nel secondo tempo la squadra ha anche accelerato, ha preso la traversa. Siamo stati poco puliti nella finalizzazione, ci hanno ribattuto tanti cross. Sono partite in cui devi fare gol, poi magari finisce in goleada. Siamo stati bravissimi dietro, sono partite pericolose queste”.

La squadra era tristissima, come se avesse perso, ma è stata applaudita dai tifosi. “Noi siamo delusi, ma abbiamo giocato una buona partita. Non è facile per nessuno giocare contro una squadra che non ti dà ritmo, è sempre bassa. Non è facile. Quindi mi ha fatto piacere, perché ho chiesto questo ai ragazzi, perché quello non deve mai mancare. Il risultato è una componente, la squadra deve uscire morta dal campo. Ci è dispiaciuto, c’era quell’umore nello spogliatoio, mi piace il clima, perché erano delusissimi, è un segno buono perché ci fa male anche un pareggio, quindi bene. La gente lo ha capito”.

Mancata prestazione sulla trequarti? “Loro si sono messi 6-3, ho fatto vedere le immagini alla squadra. Loro sono venuti solo per difendersi bassi. Non siamo stati bravi a trovare il gol, siamo stati lenti nel girare la palla, avevamo solo spazi fuori”.

Cosa vi ha sorpreso nel gioco del Ludogorets, visto che ha giocato sempre così? “Io non sto contestando la partita del Ludogorets. Ma il Ludogorets non ha giocato, hanno perso tempo. Dovevamo fare meglio, il primo tempo lo abbiamo lasciato scorrere. Ci sono partite in cui non gioca solo la Lazio, succede anche in altri grandi match. Mi dispiace per i ragazzi, per me abbiamo fatto difensivamente benissimo perché non abbiamo mai dato spazio per ripartire. Perché loro hanno giocatori di gamba, questo aspetto lo abbiamo fatto molto molto bene.

Sulle tre sostituzioni all’intervallo e l’ostinazione a voler dare fiducia a Noslin. “Io ho cambiato Pellegrini che lo avrei cambiato a prescindere perché è l’unico terzino sinistro che abbiamo ed era ammonito. Siccome avevo capito l’aria, anche Tchaouna era ammonito e l’ho tolto. Vecino mi ha chiesto il cambio, ha un problema muscolare, anche se era programmato un cambio per Guendouzi. Pedro mi ha detto che non ce la faceva più, ma stavo togliendo Noslin. Ma questi ragazzi sono un nostro patrimonio e dobbiamo farli crescere. Pensate ai primi Felipe Anderson, Immobile e gli altri. Non era la loro partita senza profondità e senza spazi, per caratteristiche e qualità se hanno più campo fanno meglio. Ma non mi stavano dispiacendo”.

Proprio oggi lei si sente dire che l’obiettivo della Lazio è rimanere tra le prime otto? “Certo, sì, assolutamente”.

Sulla partita con l’Ajax e il rapporto con l’Uefa, sembra ci sia qualche nuvolone che non ha a che fare col calcio. “A me piace sempre rispondere alle vostre domande. Ma è un terreno che non è il mio, devo guardare il campo. Riflettiamo anche noi su questo, ma rimaniamo sulla squadra che può vincere le partite ad Amsterdam e quelle dopo. Se parlo di altro do un alibi alla squadra. A volte sbaglio io, a volte i giocatori, ci può essere una giornata storta dell’arbitro. Non voglio andare su tematiche che non ci portano niente. Nel primo tempo ci è mancata velocità, invece nella ripresa buona prestazione. Poi il rigore.

Le condizioni di Vecino e Dia? “Dia ha una brutta distorsione alla caviglia, gli hanno fatto un’entrata che va riguardata perché ha una brutta caviglia. Speriamo bene per domenica. L’ho tolto perché non camminava. Vecino ha avuto un problema muscolare”.

Francesco Iucca

Romano, giornalista, dal 2013 inseguo un sogno. Inviato e opinionista tra tv, radio e tanto altro. Roma, Lazio, Nazionale, ma senza limiti. Sempre alla ricerca di 'cosa c'è dietro'. Tengo alla larga quelli che 'Il calcio è solo un gioco'. Amo il tennis, Roger Federer e la musica. Cantante e pianista a tempo perso.

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