Prosegue l’indagine Doppia Curva : gli atti trasmessi al Procuratore federale Chiné
Nuovi sviluppi sull’inchiesta in merito all’indagine sulle curve di Inter e Milan. Si è mossa ufficialmente la Giustizia sportiva, che ha ricevuto gli atti trasmessi dalla Procura di Milano.
Il Procuratore federale Chiné ha ricevuto gli atti dell’indagine milanese, documentazione che aveva chiesto a inizio ottobre dopo i primi arresti che hanno portato al fermo di 19 ultras per l’inchiesta ‘Doppia Curva’. Il nuovo filone quindi porterà ad altri sviluppi anche per la parte sportiva, con eventuali sanzioni per i tesserati implicati nella vicenda.
Chinè dovrà chiarire nel dettaglio la reale natura delle relazioni tra tesserati e ultras, oltre verificare l’eventuale sussistenza di violazioni. Il Codice di giustizia sportiva in questo caso parla chiaro e vieta la sussistenza di rapporti tra tesserati ed esponenti di gruppi non convenzionate con le società. I club, inoltre, non devono contribuire alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati di propri sostenitori.
Indagine Doppia Curva: Calhanoglu e Calabria rischiano la squalifica
Inter e Milan in questo preciso caso rischierebbero un’importante sanzione pecuniaria, che resta la possibilità più concreta, remota invece l’eventualità di una penalizzazione in classifica da 1 a 3 punti.
Come dicevamo nella vicenda sono implicati anche alcuni tesserati: Calhanoglu per l’Inter e Calabria per il Milan, più marginalmente invece il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi e del vice presidente Zanetti. Tutti soggetti citati nelle intercettazioni e che hanno avuto contatti con gli ultras. Calhanoglu e Calabria – come evidenzia ‘Tuttosport’ – rischiano 2-3 giornate di squalifica, oltre a una multa. Il procuratore Chiné farà chiarezza dopo aver ricevuto tutti gli atti dell’indagine e valutarà se ci siano gli estremi per delle sanzioni per l’ordinamento sportivo in merito ai tesserati di Inter e Milan, che al momento non risultano comunque ufficialmente indagati insieme alle due società.
Sulla delicata vicenda si era espresso anche il Ministro dello Sport Abodi: “I rapporti tra tesserati e tifosi non sono consentiti, figuriamoci se riguardano dei delinquenti. Sarà la giustizia a comminare eventuali sanzioni. Le norme Federali, così come quelle dello stato, si applicano sempre e per tutti”.