L’ex Direttore generale dei bianconeri è intervenuto in esclusiva a ‘Juve Zone’ sul canale You Tube di Calciomercato.it
Nuovo pareggio a reti bianche per la Juventus, che in super emergenza dopo lo 0-0 di San Siro contro il Milan ha impattato anche sul campo dell’Aston Villa nell’ultimo match di Champions League.
Risultato prezioso viste le contingenze del momento, anche se la nuova Juve della gestione Giuntoli-Motta continua a non convincere fino in fondo. Inoltre, rimane spinosa fuori dal terreno di gioco la trattativa per il rinnovo di Dusan Vlahovic, con il centravanti serbo al momento anche lui ai box per infortunio. Sui temi caldi in casa bianconera si è espresso Luciano Moggi, ex Direttore generale della ‘Vecchia Signora’ dal 1994 al 2006, intervenendo in esclusiva alla 9° puntata di ‘Juve Zone’ sul canale You Tube di Calciomercato.it.
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per la Juventus di Thiago Motta?
“Considerando tutti gli infortuni penso che la Juve stia andando non benissimo, ma comunque bene. Thiago Motta è senza mezza squadra e per dare dei giudizi un po’ più concreti bisogna aspettare che sia al completo”.
Come giudica finora il lavoro di Giuntoli?
“L’unico che non si è inserito e stenta a inserirsi è Douglas Luiz. Per il resto mi sembra abbastanza bene. Trovarsi di fronte a un cambiamento radicale non è facile, di certo non si fa in un solo anno. Anzi sono necessari anche 2-3 anni, poi bisogna vedere se si indovinano gli acquisti. Manca un difensore, manca un attaccante… ne mancano troppi. Per il momento non si può giudicare il lavoro svolto da Giuntoli, è troppo presto, aspettiamo il momento opportuno. Per questo intendo quando saranno al completo e quando ritroveranno la forma fisica: quest’ultima è altrettanto importante, si acquisisce giocando e quando non si hanno più malanni. Alla Juventus purtroppo stanno capitando una serie di infortuni non preventivatili”.
Grazie al mercato di gennaio la Juventus avrà la possibilità di lottare per lo scudetto?
“Per lo scudetto lasciamo perdere, è una questione che riguarda Napoli e Inter. È inutile pensare a possibili ritocchi sul mercato in funzione di una vittoria del campionato. Non dico che sia già deciso perché manca ancora molto, però Napoli e Inter sono le più forti e su questo non ho dubbi. L’unica che può inserirsi e impensierirle non è la Juve ma l’Atalanta, soprattutto se continua ad avere questo ritmo. Voi giornalisti volete scrivere su questi argomenti perché fanno discutere, ma avete trovato uno davanti che prima di parlare vuol capire. E in questo momento si è capito che Napoli e Inter sono superiori rispetto alle altre. L’Atalanta però è un’incognita da tenere in grande considerazione, anche perché lavorano molto bene sul mercato. Partono sempre un po’ male perché vendono i migliori, come ad esempio quest’anno con Koopmeiners, sostituendoli con dei giocatori non bravi ma bravini e che arrivano da squadre dove non hanno fatto benissimo. Un esempio è rappresentato da De Ketelaere, che l’Atalanta ha preso per sostituire altri giocatori. La sua cessione, da parte del Milan, per alcuni aveva messo in dubbio addirittura la bravura di uno come Maldini“.
Moggi in esclusiva: “Vlahovic deve fare come Zidane. Può lasciare la Juve a parametro zero”
Chi prenderebbe come vice Vlahovic?
“Per dire chi comprerei dovrei conoscere le caratteristiche dei singoli giocatori. Non conoscendoli, mi limito a dire che prenderei un buon giocatore di esperienza, che faccia da collante con gli altri. Queste cose le dicevo quando ero dirigente della Juventus e quindi conoscevo tutti i giocatori a disposizione, che potevo accoppiare con altri calciatori importanti e così ho fatto. Non posso esprimere ulteriori pensieri perché altrimenti potrebbero essere errati”.
Quale sarà il futuro Vlahovic? La Juve rischia anche di perderlo a parametro zero?
“Questo può anche accadere. Penso però che la Juve stia lavorando quanto meno per il rinnovo, anche se resta abbastanza complicato visto l’ingaggio che gli hanno dato in passato e che cresce a dismisura di anno in anno. È una situazione che certamente conviene a Vlahovic, un po’ meno alla Juventus. Ho una mia sensazione: la Juve cercherà di calibrare il quantum del giocatore per avere maggiori possibilità di venderlo perché adesso, a queste condizioni, non lo prenderebbe nessuno”.
Considera Vlahovic un top player?
“Quando lui è arrivato alla Juventus gli ho detto: ‘Fai attenzione perché a Firenze tutti giocavano per te, mentre qui oltre che per te stesso devi giocare anche per gli altri. In sostanza devi darti da fare‘. Lui al momento attuale si fa marcare troppo facilmente dai difensori che gli stanno alle costole, non fa movimenti particolari per smarcarsi e questo è un difetto. Non sappiamo se sia dovuto alla mancanza di fiducia verso i compagni o per altri motivi. Io ad esempio avevo un giocatore che era un centrocampista e non un attaccante, ma in questo caso lo smarcamento riguarda tutti, come Zidane che si faceva sempre trovare a disposizione del compagno per ricevere la palla. In più Vlahovic non rincorre gli avversari per aiutare la squadra in fase di non possesso, limitandosi a fare l’attaccante. Quando inoltre guardate la classifica dei cannonieri notate che realizza dai 15 ai 18 gol stagionali, che poi bisogna pesare perché le reti segnate quando la partita finisce 1-0 o 2-1 hanno certamente un’importanza maggiore rispetto a quando un attaccante fa gol a risultato acquisito”.