Il tecnico giallorosso in conferenza dopo la sconfitta all’Olimpico contro la Dea che peggiora ulteriormente la classifica dei capitolini
La Roma cade anche contro l’Atalanta, che passa 2-0 all’Olimpico con i gol di De Roon e Zaniolo. I giallorossi giocano una buona partita, ma non basta per smuovere una classifica che dice 15esimo posto a +2 sulla retrocessione, quarto ko di fila.
Nel postpartita le parole in conferenza stampa dell’allenatore Claudio Ranieri:
Lei ha provato tante situazioni di classifica: la Roma è pronta per stare nei fanghi della bassa classifica? “Sono sicuro di sì. Le tre grandi prestazioni contro tre grandi squadre mi fanno dire ‘siamo pronti a lottare’. Ora si pensa che ne faremo un boccone delle prossime tre, ma non sarà così. Alla squadra ho fatto i complimenti, sono andati oltre, ma le prossime gare saranno più difficili. Il bello della Serie A è che tutte provano a vincere. Sappiamo cosa è il Lecce per la Roma, abbiamo visto contro la Juve che è compatta, tosta, non molla. Siamo pronti. A Napoli magari non mi ero spiegato bene io, ma con Tottenham e Atalanta hanno capito bene cosa gli chiedevo. L’Atalanta ha dovuto cambiare per fermare la nostra avanzata. Loro hanno vinto con due autogol, complimenti”.
Parlava dei cambi. “Sì, ma senza screditare i miei giocatori. Gli chiedevo come stavano, così potevo regolarmi. Il centrocampista di lotta non ce l’avevo perché Pisilli era squalificato, loro hanno messo tre giocatori che hanno proseguito con la stessa forza. La cosa più bella è stato l’applauso dei tifosi ai giocatori. Dopo tante male parole ricevute, questa è stata la cosa più bella della serata. hanno dato tutto quello che avevano per vincerla, pareggiarla. Ci siamo andati vicini con Dovbyk-Dybala, poi con Mancini. Loro hanno fatto due gol, complimenti”.
L’unico che non ha ancora utilizzato è Le Fée: ci conta? “Ci conto, ha buonissima qualità e grande corsa. Ma in queste partite avevamo bisogno di gente che riuscisse a fare colpo su colpo e riattaccare. Lui poteva darmi qualcosa in più in fase d’attacco. Ma io calcolo e conto i centimetri degli avversari e i miei per i calci piazzati. Prima di togliere Dovbyk ci ho pensato tantissimo, ma un allenatore deve fare una scelta. Dovbyk ieri mi aveva detto che non ce l’avrebbe fatta a giocare, si è impegnato ancora di più. Non si sta allenando da tanto tempo, una struttura del genere ne ha bisogno. Oggi mi è piaciuto molto, nei momenti difficili gli avevo chiesto di tenere palla, l’ha fatto molto bene”.
Come avete vissuto la vicenda Bove? Vi ha influenzato? “Ha influenzato internamente i giocatori che sono legati a lui, è cresciuto qui. I ragazzi lo hanno abbracciato con la maglia, è un’altra cosa però questa”.
Come stanno Hummels e Cristante? “Hummels ha ricevuto un colpo per cui gli si sono induriti i flessori, vediamo domani, ha fatto una partita meravigliosa e non sta ancora bene. Cristante ha avuto una distorsione alla caviglia, vediamo come reagisce in questi giorni”.
Dovbyk è migliorabile nella cattiveria sotto porta? E col destro non la prende mai: ci si sta allenando? “Se si allena è già una cosa. Lui è troppo signore, deve imparare il campionato italiano, deve essere più cattivo. Fare la lotta greco-romana con Hien non è facile, qualche duello l’ha vinto, qualcuno lo ha perso, siamo sulla buona strada”.