Il tecnico dell’Inter diventa uno dei papabili nel caso in cui la grande europea dovesse decidere per il cambio di allenatore
Una finale di Champions e uno scudetto vinti, senza dimenticare le coppe nazionali (2 coppe Italia e tre Supercoppe). Il triennio di Simone Inzaghi all’Inter è stato all’insegna del successo e il tecnico piacentino vuole continuare su questa scia.
L’obiettivo quest’anno è vincere il secondo scudetto di fila, senza però trascurare la Champions: i nerazzurri sono venuti allo scoperto e hanno spiegato che l’obiettivo è arrivare in fondo anche in Europa, consapevoli che non sarà certo agevole ripetere il cammino di due anni fa. L’allenatore però è ormai in sintonia con la squadra e l’ambiente e sa come tirare fuori il meglio dai propri giocatori.
Anche per questo il suo nome inizia a circolare anche per le panchine delle big europee. È accaduto quest’autunno quando il Manchester United si apprestava a silurare ten Hag, scegliendo poi Amorim. Potrebbe ripetersi tra qualche mese se la big che vive momenti complicati dovesse decidere di cambiare allenatore.
Il riferimento è al Paris Saint-Germain dove Luis Enrique non sembra avere grande sintonia con lo spogliatoio. In Champions il tecnico spagnolo non sta facendo bene e nel weekend ha steccato anche in Ligue 1 con il pareggio con il Nantes.
Psg, per Luis Enrique panchina bollente: occhio ad Inzaghi
Una situazione che va a complicare i rapporti, non proprio idilliaci, tra la squadra e l’allenatore con qualche calciatore scontento del trattamento ricevuto dal tecnico spagnolo.
Una situazione che ha spinto Luis Enrique a parlare al gruppo dopo l’allenamento di oggi, provando a ricreare unità d’intenti. Se la missione sarà riuscita lo si capirà dalle prossime partite, ma intanto è ovvio che la posizione del tecnico almeno per la prossima stagione non sia così sicura. Molto dipenderà dal cammino in Champions e in caso di ribaltone, ecco che la dirigenza del Psg potrebbe puntare proprio su Inzaghi.
Un allenatore che sa arrivare in fondo alla Champions e che è abituato anche a piazze complicate come quella parigina. Il profilo potrebbe essere quello ideale per tentare Al-Khelaifi. Ma prima c’è una stagione da completare: da Parigi a Milano, l’obiettivo è sempre la coppa dalle grandi orecchie.