Si continua a vincere e sorridere in casa Atalanta: la Dea batte anche il Milan e continua a sognare lo scudetto
Non si pone limiti l’Atalanta di Gian Piero Gasperini che si è imposta per 2-1 sul Milan pochi giorni dopo l’exploit sul campo della Roma.
Anche senza Gian Piero Gasperini in panchina, l’Atalanta continua a macinare gioco e risultati. La Dea batte anche il Milan nell’anticipo della quindicesima giornata del campionato di Serie A grazie al gol di Ademola Lookman nel finale. Un’altra prestazione convincente della formazione orobica come sottolineato a fine gara dal tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini, intervenuto ai microfoni di Dazn per commentare la prestazione di Ederson e compagni.
“Volevamo limitare la capacità di pressing del Milan e poi arrivare in area con degli inserimenti” ha spiegato il tecnico nerazzurro commentando la prova offerta dalla sua squadra: “Credo che come numero di opportunità, tranne i primi minuti, siamo cresciuti e siamo stati sempre pericolosi. Nel secondo tempo è andata anche meglio. La squadra cerca sempre la vittoria, anche alla fine”. Una vittoria arrivata ancora una volta nel finale di partita: “Non perdiamo tempo, non ritardiamo l’inizio del gioco, cerchiamo di giocare sempre con l’obiettivo di fare risultato e magari lo troviamo con il gol a pochi minuti dalla fine, ma Lookman poteva segnare prima, Retegui poteva fare il terzo gol. Inoltre abbiamo subito poco, è stata una vittoria che abbiamo cercato”.
Atalanta-Milan, le parole di Gasperini a fine partita
La vittoria di stasera rappresenta per Gian Piero Gasperini un traguardo importante: “Il Milan ha una rosa profonda, senza timore di altre squadre, per me è una delle squadre più forti del campionato e vincere è fonte di grande soddisfazione, ma abbiamo meritato nettamente”.
Infine, sull’entusiasmo dei tifosi che cantano ‘vinceremo il tricolore’, Gasperini predica calma: “I nostri tifosi conoscono la nostra situazione, un coro del genere è significativo se lo puoi cantare a cinque giornate dalla fine. Ora è solo manifestazione di gioia di gente che non ha mai potuto cantare certe cose. Dobbiamo pensare di partita in partita, sarà così sempre, nessuno si tira indietro, ma non è che parlando di scudetto si è più forti”.