Il tecnico biancoceleste felice per la vittoria col Napoli, ma tenendo bassi i toni. Poi tutta l’abnegazione del portiere greco
La Lazio batte il Napoli negli ottavi di Coppa Italia e passa al turno, dove affronterà la vincente di Inter-Udinese. Nel postpartita il tecnico Marco Baroni si è dimostrato contento sì, ma senza alzare troppo i toni in vista del ‘rematch’ di domenica sera. Dopo di lui le prole di Christos Mandas, che dimostra – nonostante i pochi minuti a disposizione – un totale spirito di abnegazione verso il progetto biancoceleste.
Che valore dà a questa vittoria? Questo modo di fare lo rivedremo anche a Napoli? “A Napoli sarà un’altra partita ma lo sappiamo. Noi però volevamo questa, poi all’altra ci si pensa. Volevamo passare il turno, abbiamo preparato la partita in maniera giusta, abbiamo giocato con personalità e ritmo, con qualità. La squadra ha giocato meglio a Parma che col Bologna, ma questo è il calcio. Non dobbiamo mai scendere da questo livello prestativo, non possiamo che giocare”.
Quanto è contento dei tre gol di Noslin? “Sapete che non mi piace parlare dei singoli. Ma vorrei partire da Hysaj, vorrei ringraziarlo. Quando io ho parlato di premi e giocatori che ci danno una grande mano tenendo alto il livello di allenamento. Noi non possiamo permetterci delle seconde linee, i titolari sono tali perché me lo dimostrano. Bene anche Tchaouna, anche l’altro ragazzino che è Pedro che ci porta entusiasmo. Queste partite ci permetteranno di alzare il livello”.
Sui recuperi di Dia e Tavares. “Dia e Tavares stanno meglio, potrebero essere disponibili a Napoli. Devo valutare, devo capire, li recuperiamo ma devo capire se c’è la testa accesa per andare a fare una partita. Hanno lavorato in maniera differeziata, conto di rimetterli dentro, devo capire se dall’inizio o part-time”.
Vecino? “Credo che dopo Amsterdam sarà pronto”.
Su Noslin si prende qualche merito? “Se vogliamo giocare bisogna rischiare qualcosa, potevamo gestire meglio alcune cose ma noi dobbiamo fare questo calcio. A volte non è andata bene, ma per me col Bologna l’uscita che abbiamo fatto ha portato risultati, c’era una forte pressione, quindi andiamo avanti. Noslin è un buon giocatore, l’ho portato a destra e sinistra, sono calciatori moderni, gli diamo un ruolo e una posizione ma loro devono aprire la testa e le gambe, fare il loro percorso. Sono contento di lui, di Tchaouna, Dele-Bashiru che ha grandi potenzialità ma è catapultato in un calcio difficile. Nel nostro calcio hanno fatto fatica giocatori di altissimo livello che hanno fatto fatica”.
C’è qualcosa di cui è sorpreso? “La cosa che mi ha sorpreso di più… Siccome quando perdo ho un dolore pazzesco, ho visto dopo Parma un dolore fisico enorme della squadra e questo ci ha aiutato dal punto di vista dell’impatto. Io conosco benissimo il mio lavoro, ho fatto tante partite e arriveranno momenti difficili. Ma spero solo nei risultati, non nella prestazione”.
Dele-Bashiru test superato in vista del Maradona in cui non ci sarà neanche Rovella? “Sì, ma Dele a Napoli gioca ma dovrà fare molto meglio perché sarà molto più dura”.
E su Castrovilli? “Siamo contenti. Questo ragazzo ha attraverso il deserto, siamo contenti sia rientrato. Ha qualità, ci darà una mano, oggi ha fatto 20 minuti ma si è mosso bene, mi è piaciuto e deve trovare continuità”.
Mandas: “Il mio ruolo alla Lazio? Sono sempre felice qui e sorrido. Ma sul gol potevo fare meglio”
Cosa pensi quando vedi attaccare tanti tuoi compagni anche sul 3-1? Cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? “Lavoriamo in allenamento attaccando molto, non vogliamo che dopo un gol ci abbassiamo. La stessa cosa per i gol successivi. In allenamento facciamo un lavoro anche di ‘psicologia’, siamo più sicuri col pallone. Abbiamo più soluzioni, sappiamo esattamente dove sono i nostri compagni per giocare più velocemente. Abbiamo un piano nella partita e sappiamo come seguirlo”.
Rapporto con Provedel e Furlanetto? Senti la concorrenza? “Io e Ivan lavoriamo insieme, ma anche Furlanetto è un bravo ragazzo. Lui ci aiuta tantissimo, secondo me è molto importante, parla sempre bene. Al nostro gruppo fa molto bene”.
Perché hai preso quel gol stasera? “Potevo parare meglio sul gol, ma ho visto il pallone all’ultimo, però domani ci lavorerò su questo. Ho capito che posso fare meglio. Ma è la vita del portiere, succede”
Sei contento del tuo ruolo alla Lazio e del tuo minutaggio? “Sono sempre felice alla Lazio, anche per i miei compagni devo essere molto felice. I compagni sono molto più sicuri se anche io sorrido. Sono sempre pronto per giocare, anche nei prossimi mesi se ci saranno cambiamenti. Io sarò sempre pronto per giocare, aiuto sempre la squadra”.